La Ducati si presenta al Sachsenring con il chiaro obiettivo di rimanere aggrappati ad un mondiale che rischia di sfuggire via ai centauri del team factory.
La stagione della Rossa di Borgo Panigale rischia di essere già ad un punto decisivo. Il decimo appuntamento del campionato rappresenta un giro di boa che rischia di far naufragare le ambizioni annunciate alla vigilia dai vertici della Ducati. La squadra corse ufficiale, dopo il dominio delle ultime due stagioni in classifica costruttori, si era presentata ai nastri di partenza con l’obiettivo di riconfermarsi al vertice tra i team, ma anche con l’idea di riportare in Italia il titolo mondiali piloti.
Dopo il trionfo di Casey Stoner nel 2007, sulla Ducati sembra esserci un tabù impossibile da sfatare. Tanti piloti ci hanno provato, Andrea Dovizioso ci è andato vicino, ma nessuno è riuscito ancora a salire sul tetto del mondo come fece l’australiano quindici anni fa. Sembra passata una vita e, in effetti, è successo di tutto nelle ultime stagioni. Valentino Rossi, Dani Pedrosa, Jorge Lorenzo e lo stesso Stoner si sono ritirati. Marc Marquez è entrato in una sfortunata spirale negativa, tra infortuni ed operazioni continue alla spalla destra, oltre i problemi di diplopia.
La MotoGP è cambiata, avanzata sul piano tecnologico, ma l’illusione costante di vincere il titolo per la Ducati è rimasta sin da allora. Dopo aver vinto il riconoscimento nei costruttori con la coppia italiana Dovizioso – Petrucci nel 2020, la squadra di Borgo Panigale ha deciso di premiare nel 2021 la coppia che tanto aveva fatto bene nel team Pramac. Jack Miller aveva dimostrato un carattere tenace e ambizioni da leader. Dopo neanche un anno e mezzo le strade si sono divise con un misero bottino di qualche vittoria, nonostante una moto, decisamente, superiore su molti tracciati del calendario.
Jack avrebbe dovuto emulare Casey, ma le sue performance, nella squadra corse ufficiali, sono state ben al di sotto delle aspettative. Nella prossima annata correrà con la KTM e lascerà il sedile ad un nuovo pilota. Pecco Bagnaia, invece, ha sorpreso in positivo nel 2021, con un finale di stagione da vero mattatore. Il centauro torinese ha vinto quattro delle ultime sei gare, sfiorando il successo anche nella seconda tappa di Misano. Pecco è stato altalenante nel 2022, iniziando sotto tono la stagione, per colpe non sue, come ha ammesso l’amministratore delegato della Ducati, Claudio Domenicali. Pecco ha dimostrato di saper vincere dei GP, ma non ha trovato la giusta continuità.
MotoGP, Ducati chiamata all’impresa
Il distacco da Fabio Quartararo è salito a 66 punti. Un gap consistente che corrispondono quasi a tre vittorie. Pecco è reduce dalla disfatta in Catalogna, travolto alla prima curva da una entrata kamikaze di Takaaki Nakagami. L’italiano per sua fortuna non si è infortunato nella pericolosa carambola che ha coinvolto anche Alex Rins della Suzuki. La Ducati è stata presa di mira anche per altre soluzioni. Le vittorie in Spagna e Italia, intervallate dai ritiri in Francia e in Catalogna hanno stabilizzato Bagnaia al quarto posto della classifica con 81 punti.
A 94 punti c’è Enea Bastianini del team Gresini sulla Desmosedici GP-21. Il romagnolo è stato autore di gare spettacolari, vincendo al debutto in Qatar e ripetendosi ad Austin e a Le Mans. Enea è sembrato più maturo per ricoprire il ruolo di compagno di squadra di Pecco Bagnaia nella prossima stagione, anche rispetto allo spagnolo Jorge Martin della Pramac. Tutti i piloti sopracitati hanno, però, commesso diversi errori. Tanti zero causati da scivolate evitabili. I ritiri hanno allontanato tutti i centauri dal vertice della classifica occupato da Fabio Quartararo, a quota 147 punti. Al secondo posto il costante Aleix Espargaró sull’Aprilia rappresenta il primo antagonista del francese.
Pecco e Jack non hanno ottenuto il massimo sin qui, non trovando il feeling ideale con la Desmosedici GP22. Altri errori non sono ammessi. La Ducati non vince in Germania dal lontano 2008. Neanche a dirlo, a vincere quell’edizione fu Casey Stoner. “Il GP di Germania e il GP d’Olanda, che correremo la prossima settimana ad Assen, saranno due appuntamenti molto importanti per noi. Dopo il ritiro a Barcellona, ora abbiamo un ritardo di 66 punti in campionato rispetto a Quartararo. Non sarà facile recuperarli, ma proverò ad accorciare un po’ le distanze prima della pausa estiva. In questo momento Fabio e la Yamaha sono molto forti, ma ci impegneremo per riuscire a centrare il miglior risultato possibile domenica”, ha dichiarato Pecco a Motorsport.
La Rossa deve, assolutamente, fare una impresa e aggiudicarsi la massima posta in palio per tenere vive le chance di titolo. “Sono contento di tornare a correre questo fine settimana in Germania. Dopo l’ultimo Gran Premio al Montmeló, ho molta voglia di ritornare in sella alla mia Desmosedici GP per provare a riscattarmi. Il Sachsenring è un tracciato piuttosto tortuoso e particolare e non sarà sicuramente una gara facile ma, come sempre, darò il massimo per cercare di ottenere il miglior risultato”, ha analizzato Miller. Fabio Quartararo farà la lepre, spetterà ai ducatisti riuscire a riacciuffare il leader della classifica.