A quanto pare, non sono andate bene le prime prove di Honda per il prossimo Mondiale: alla voce di Marquez, si unisce quella di Puig.
Il 2023 è ovviamente lontano dall’inizio del prossimo Mondiale, eppure sembra che ci sia già una squadra che ha parecchio da lavorare: la Honda. La stessa scuderia con cui Marquez ha conquistato un record storico, pochi giorni fa, ma a cui per ora, non affiderebbe il proprio futuro. Almeno quello prossimo, e lo spagnolo lo ha detto a chiare lettere, affermando davanti alla stampa, che per ora la Honda ha bisogno di lavorare, se vuole costruire una moto vincente per l’anno prossimo.
Quando accade una cosa del genere, è molto probabile che dalla scuderia arrivi qualche risposta più piccata, non certo per rompere qualcosa nei box con il pilota, ma quanto meno perché i panni sporchi si lavano in famiglia. Ed invece, a dar nettamente ragione al catalano, ci ha pensato lo stesso Alberto Puig, direttore della Honda Repsol, che sicuramente di voglia di vincere, ne avrà almeno quanto il pilota e che quindi, non può affermare il contrario.
In questo modo, Honda non potrà vincere nel 2023
A guardare sempre, molto da vicino le sorti dei piloti spagnoli, c’è ovviamente la riconosciuta rivista, Marca, che infatti riporta delle parole dello stesso Puig, che fanno da monito alla scuderia giapponese. Insomma, alla Honda non basterà l’uomo che nel silenzio, ha aiutato Marquez a diventare sempre più grande, ci vuol pur sempre la moto, per fare punti, e questo, lo sa anche lo stesso direttore, che ammette: “Abbiamo lavorato sodo dai test di Misano, ma purtroppo non abbiamo ancora trovato tutto quello che cercavamo. Dobbiamo continuare a cercare ciò che vogliamo. Ora è il momento di preparare il test di Sepang. Marc ha detto che deve fare un passo e HRC deve farne due se vogliamo lottare per il titolo nel 2023“.
Il classe ’67 ammette che di passi bisognerà farne, ma anche che in Giappone stanno già lavorando tanto, ma le cose stanno così: “ma purtroppo non siamo ancora riusciti a trovare la direzione giusta. – Dice Puig – Tutti i nostri ingegneri, non solo in Giappone, ma anche in Europa, stanno lavorando e provando. Ci fidiamo di loro e speriamo di essere in grado di soddisfare le nostre aspettative e offrire una moto competitiva a Sepang”.
Meno duro insomma, con la scuderia, l’uomo di Barcellona ha trovato il modo per ricordare, tra i diversi complimenti, alla scuderia, che però bisogna ancora lavorare. Trovando parole un po’ meno aspre dell’otto volte campione del mondo, il direttore di Honda Repsol ha affermato che come per il 2022, in questo momento la Honda rischierebbe di rimanere ancora una volta, fuori dalla lotta mondiale. Ma di tempo ce n’è ancora ed è probabile che Quartararo e Bagnaia, dovranno tornare a vedersela con il classe ’93.