E’ arrivata in queste ore la notizia del licenziamento di un grande pilastro del team Honda. Una grave perdita in un momento molto delicato.
In casa Honda l’atmosfera non era già serena, a causa degli scarsi risultati della squadra Hrc in questa annata e per i continui infortuni di Marc Marquez. Ci è giunta una notizia che, di certo, non aiuterà la squadra ad uscire da un momento molto complesso. Il Direttore Tecnico Takeo Yokoyama, presente anche a Misano, rischia di assistere alla sua ultima gara in MotoGP.
La moto di questa annata si è rivelata essere un passo indietro epocale rispetto a quella delle precedenti stagioni. La necessità di rendere il bolide più guidabile anche per gli altri centauri della casa si è rivelata una pessima notizia per tutti. Almeno prima Marc Marquez riusciva a fare la differenza, ma in questa annata nemmeno il Cabroncito è riuscito a vincere un Gran Premio. Il catalano ha corso appena sei Gran Premi, ma senza mai dimostrare di avere il passo giusto per impensierire i primi in classifica. Marc non è nemmeno riuscito a salire sul podio.
I problemi di diplopia e alla spalla destra, di sicuro, non lo hanno aiutato, ma lo stesso centauro della Honda ha confessato che il feeling con la moto era scarso. Dopo essersi sottoposto alla quarta operazione all’omero destro, in un centro specializzato negli Stati Uniti, l’otto volte campione del mondo sta attraversando l’ennesima riabilitazione per saltare in sella alla Honda prima possibile. E’ troppo importante per la casa di Tokyo ricevere i feedback del suo miglior talento per provare ad impostare una stagione della ribalta il prossimo anno. Dopo mesi di illazioni sui possibili scenari in Giappone, ecco che è arrivata la notizia della prima testa caduta. Rivoluzione in MotoGP, Jorge Lorenzo dice la sua: ecco cosa ne pensa.
Honda, crisi senza fine
Da quanto riportato da Speedweek il Direttore Tecnico Takeo Yokoyama avrebbe i giorni contati. I giapponese ha avuto un ruolo di primo piano nelle attività in pista di HRC per circa 15 anni nelle gare di MotoGP. Ora dovrà trovarsi un nuovo datore di lavoro. Dopo lo stravolgimento del 2018 con la dipartita di Shuhei Nakamoto e del team principal Livio Suppo nel 2018, in HRC erano stati premiati Takeo Yokoyama, Shinichi Kokubo e Tetsuhiro Kuwata. In questa annata sono emersi tutti i limiti del progetto tecnico 2022. Il podio di Pol Espargaró, all’esordio in Qatar, aveva lasciato i fan della Honda con ottime aspettative.
In realtà si è trattato del più classico fuoco di paglia, spento già nella tappa successiva. Probabilmente Marc avrebbe anche potuto conquistare un podio ad Austin perché in quel caso dovette rimontare dal fondo dello schieramento, ma in Germania si è toccato un punto bassissimo. Al Sachsenring, per la prima volta dal GP di Svezia del 1983, nessun pilota Honda ha concluso in zona punti in top class. L’assenza del Cabroncito ha fatto la differenza, ma in pochi potevano immaginare un tale tracollo. Al momento la Honda è ultima in classifica costruttori, alle spalle anche della Suzuki che, nella prossima stagione, non sarà più presente in pista. MotoGP, come diventare un campione: ecco il consiglio dell’esperto.
La Honda ha conquistato appena 90 punti. Stefan Bradl, sostituto di Marquez, non ha mai concluso in zona punti. Vi ricordiamo che in MotoGP l’assegnazione dei punti parte dalla quindicesima posizione. Questo spiega anche l’ingaggio di un altro campione del mondo, Joan Mir, che affiancherà Marc nella prossima annata. I quattro piloti attuali che corrono in Honda sono racchiusi, in classifica piloti, in quattro tristi posizioni, ovvero dalla quindicesima alla diciottesima. Alex Marquez, fratello di Marc, si è legato alla Ducati per il 2023. Anche Taka Nakagami ha denunciato la mancanza di una comunicazione con la Honda. A questo punto il tecnico giapponese potrebbe essere il primo di tanti altri a dover dire addio al termine del 2022.