Il pilota australiano, Jack Miller, ha parlato dell’episodio che ha coinvolto Binder nella Moto3, lanciando una frecciatina a Valentino Rossi.
Valentino Rossi è sempre nella testa dei piloti della MotoGP, nonostante l’età, l’imminente ritiro e le performance non più all’altezza del suo glorioso percorso. Il Dottore ha segnato un’epoca e i piloti attuali sono stati influenzati dal nove volte campione del mondo italiano. Jack Miller, pilota australiano in forza alla Ducati, avrà sicuramente assistito alle epiche battaglie in pista tra Rossi e il connazionale Stoner. Il ducatista ha criticato il centauro di Tavullia, inserendolo in un discorso in cui non c’entrava nulla.
Nell’ultima gara di Moto3, sul tracciato di Portimao, la sfida mondiale ha messo difronte Dennis Foggia e il rivale al titolo iridato Pedro Acosta. Il giovane pilota spagnolo si è assicurato in anticipo il titolo mondiale, a causa della paradossale caduta di Dennis Foggia. L’italiano è stato, completamente, travolto da Darryn Binder. Il pilota sudafricano ha centrato in pieno Foggia, facendo svanire il sogno di vincere il campionato.
L’episodio è stato eclatante perché, dopo le polemiche sulla guida sconsiderata di molti piloti della Moto3, Binder sarà premiato con un sedile nel 2020 in MotoGP. Il sudafricano, infatti, non passerà per la Moto2, ma lo aspetta una Yamaha del Rnf WithU, l’ex team Petronas. In sostanza un classe 1998 prenderà il posto di Valentino Rossi, senza aver mai corso ad alti livelli nemmeno nella serie cadetta. Il sudafricano non è mai stato in lizza per un titolo mondiale nelle sette stagioni disputate in Moto3. Il curriculum di Binder parla di sei podi in 115 gare disputate.
In un mondo normale, Binder farebbe fatica a trovare un sedile in Moto2, ma c’è chi ha preso le sue difese. Premessa: cosa condividono Jack Miller e Darryn Binder? Entrambi hanno saltato a piè pari la classe di mezzo per essere catapultati direttamente in MotoGP.
L’attacco di Miller a Valentino Rossi
Se Jack Miller aveva nella sua ultima stagione in Moto3, sfiorato il titolo mondiale, vincendo sei gare e dimostrando un certo talento, Binder fin qui non ha messo in luce caratteristiche interessanti. Il giovane sudafricano ha fatto parlare di sé più per i comportamenti scorretti in pista che per i traguardi personali. Il salto carpiato nella classe regina avverrà nel team Yamaha dove è stato annunciato, nelle scorse settimane, al fianco di Andrea Dovizioso.
L’ex ducatista disporrà della nuova versione della M1, mentre Binder dovrebbe iniziare a farsi le ossa nella ex squadra Petronas sulla moto vecchia. La sua presenza in MotoGP è un controsenso vista l’incapacità di essere competitivo nella serie cadetta del motomondiale. In ogni caso la decisione della Yamaha è stata presa e il prossimo anno Binder affiancherà Andrea Dovizioso.
Il pilota australiano della Ducati ha scagionato il giovane sudafricano. “Chiunque può commettere errori. Quello che è successo non è positivo, sia per Dennis Foggia che ha perso il mondiale, ma anche per Pedro Acosta, che avrebbe preferito vincere il titolo in modo diverso. Ma episodi del genere possono accadere, non dobbiamo preoccuparci. Tutti noi commettiamo errori”.
In questa prima annata nel team Ducati, Jack Miller ha collezionato due successi e due podi, aiutando la casa di Borgo Panigale a conquistare il secondo titolo costruttori consecutivo. Le aspettative su Jack erano molto diverse ad inizio anno, considerato ciò che aveva mostrato nelle stagioni precedenti nel team Pramac Racing.
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E’ raro vedere un pilota della Moto3 che sbarca direttamente in MotoGP, saltando la Moto2. Darryn Binder non è nemmeno stato vicino alla conquista di un titolo iridato, come Dennis Foggia. Jack Miller, infine, ha lanciato una frecciata a Valentino Rossi del tutto ingiustificata. “Non dimentichiamo che anche Valentino Rossi ha fatto lo stesso errore dopo i suoi titoli. Nessuno è esente da questi errori, dobbiamo mettercelo in testa. Tutti criticano Darryn perché l’incidente ha coinvolto uno dei contendenti al titolo. Ma in realtà succede più o meno ogni fine settimana di gara”.