Joan Mir cerca il riscatto dopo una stagione 2021 poco esaltante. Ma il campione della Suzuki ha qualcosa da ridire su Ducati.
Joan Mir va alla ricerca di garanzie tecniche nei test Irta che si terranno in Malesia e Indonesia nel mese di febbraio. Il campione del mondo 2020 non è riuscito a blindare lo scettro iridato, non riuscendo a vincere nessuna gara nella passata stagione, complice una Suzuki GSX-RR non perfettamente all’altezza della situazione. L’addio di Davide Brivio ha un po’ scombussolato i piani interni della casa giapponese e alcuni aggiornamenti importanti sono arrivati in ritardo.
Una situazione precaria che Joan Mir ha più volte messo in evidenza anche in pubblico, tirando la corda sulla sua situazione contrattuale. Non è un mistero che Honda e il maiorchino abbiano avviato dei dialoghi, anche se molto dipenderà dalle scelte di Fabio Quartararo e dalle prestazioni di Pol Espargarò in sella alla RC213V. L’intenzione è di proseguire con il minore dei fratelli di Granollers, ma dovrà dimostrare di aver trovato il giusto feeling con la moto. Viceversa Alberto Puig dovrà muoversi sul mercato. “Dovremo aspettare ancora un po’. Le cose possono ancora cambiare, ma possono anche restare identiche. Nel mio caso dovremo attendere ancora un po’ – ha detto a Speedweek.com -, perché se uno dei big cambia tutto può cambiare“.
Ducati impensierisce Joan Mir
Non sarà una stagione 2022 facile per Joan Mir, che si ritroverà a dover fare i conti con ben otto Ducati Desmosedici in pista, più veloci sui rettilinei rispetto alle Suzuki. Una situazione che il campione ritiene poco convenevole: “Da pilota penso che non sia giusto, otto moto non sono la metà, ma quasi la metà di quelle in griglia di partenza. In un Mondiale con sei costruttori è qualcosa di molto strano“. Non sarà difficile soltanto ottenere una vittoria, ma anche nelle qualifiche, dove le GSX-RR riscontrano ancora problemi e per natura fanno fatica ad ottenere la prima fila.
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Nel 2021 Joan Mir e Alex Rins hanno faticato nei sorpassi, gli altri costruttori hanno fatto passi avanti, il team di Hamamatsu non è riuscito a tenere il passo dei rivali: “Il sorpasso è stata la cosa peggiore dell’anno scorso. Quando provavo a superare una Ducati, la mia gomma anteriore si surriscaldava spesso. Di conseguenza, la moto peggiorava“, ha aggiunto Mir. “La Ducati ha un potenziale incredibile. Sarà molto difficile per noi se non miglioriamo. Sono preoccupato per questo. Anche Aprilia ha fatto un ulteriore step in avanti“.