Lucio Cecchinello, boss del team satellite LCR Honda, ha parlato della stagione che sta per iniziare. Dichiarazioni interessanti anche in merito alla lotta al vertice.
Il campionato 2022 di MotoGP è alle porte e tanti piloti si augurano di poter fare la differenza. Sotto gli occhi vigili di Lucio Cecchinello, Alex Marquez, fratello minore di Marc, punta ad impressionare in questa stagione. Lo spagnolo ha vinto due titoli nelle classi minori, ma fin qui ha deluso in top class. Il team LCR Honda di Lucio ha annunciato un nuovo organico: il direttore tecnico sarà Christophe Bourguignon, il crew chief l’esperto David Garcia, mentre Albert Talamino sarà il capo meccanico, uomini chiave per la crescita del giovane centauro spagnolo.
La Honda ha stravolto il progetto dello scorso anno nel tentativo di recuperare il gap dalla concorrenza. Ai test prestagionali in Malesia e Indonesia si è assistito ad un miglioramento generale del pacchetto con un motore con più cavalli e una aerodinamica rivista per rendere più performante il bolide giapponese. La squadra satellite del costruttori di Tokyo LCR (Lucio Cecchinello Racing) spera di beneficiare degli sviluppi per essere competitiva nel 2022. Alex Marquez e Takaaki Nakagami si giocano la permanenza in MotoGP.
L’obiettivo è lottare, stabilmente, nei primi dieci della classifica e per farlo avranno bisogno di performance di livello. Nelle prove prestagionali i piloti hanno dato feedback positivi, promuovendo il nuovo progetto del costruttore nipponico. La moto è sembrata più guidabile anche per gli altri piloti della Honda. Negli anni passati solo Marc Marquez, invece, è riuscito a sfruttare al massimo le potenzialità della moto.
Nel 2022 il team LCR Honda di Lucio Cecchinello vuole schiodarsi dalle ultime posizioni. Sarà un stagione entusiasmante con tanti piloti giovani in grado di lanciarsi nella mischia. Cecchinello, in esclusiva a Corsedimoto, ha indicato i due rider favoriti per la conquista del titolo mondiale. “La lotta per il campionato secondo me sarà circoscritta tra Marquez e Quartararo. Poi vedo un numero importante di piloti che saranno in grado di giocarsi il terzo posto del Mondiale. Fra questi tutti i ducatisti: Bagnaia, Bastianini, Marini, Miller. Le Suzuki non sono tanto distanti. E noi ci auguriamo di fare un passo in avanti, ci mancano ancora tre o quattro decimi di secondo per lottare per il podio“.
Cecchinello ha elogiato anche la Ducati, campione del mondo in carica che negli ultimi due anni ha portato novità tecniche straordinarie in MotoGP. In merito all’abbassatore anteriore della Desmosedici, il boss del team LCR, non ha voluto esporsi su un eventuale ban. “Passerei la palla ai piloti, non agli ingegneri delle case costruttrici perché non si metteranno mai d’accordo. Chi lo ha inventato ne usufruisce maggiormente, ma devono essere i piloti a discuterne in Safety Commission“.
L’italiano, infine, ha apprezzato lo sforzo della Dorna e della FIM per migliorare lo spettacolo della MotoGP. La classe regina è migliorata moltissima negli anni, riuscendo a garantire un grande show con tanti team e piloti diversi al vertice. Lo scorso anno ha trionfato Fabio Quartaro sulla Yamaha, mentre nel 2020 è salito sul tetto del mondo Joan Mir sulla Suzuki. Alla Ducati è mancata la continuità di un centauro in grado di vincere il mondiale piloti. Nel 2022 sarà una sfida totale tra tanti rider e costruttori di altissimo profilo.
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