Il pilota della Honda, Marc Marquez, continua ad essere sotto la lente di ingrandimento da parte di tutto l’ambiente del Paddock.
Arrivati a maggio inizia a tenere banco in MotoGP la questione relativa alle reali condizioni di Marc Marquez. Lo spagnolo è afflitto da due problemi che lo hanno iniziato a limitare da due anni, esattamente da Jerez de la Frontera 2020. Il pilota si infortunò pesantemente alla spalla destra e dovette eseguire delle operazioni all’omero destro che lo portarono a saltare l’intera stagione.
Nel 2021 è tornato in sella alla sua Honda, vincendo in Germania, Stati Uniti e Italia. Sul più bello, a seguito del trionfo nel secondo round a Misano, Marc Marquez ha subito l’ennesimo grave infortunio della sua brillante carriera. L’otto volte campione del mondo, in un test privato in Spagna sullo sterrato, è caduto dalla moto da cross, subendo un forte urto. Inizialmente la Honda parlò di commozione celebrale. Il catalano fu costretto a saltare gli ultimi due appuntamenti della stagione, per il riacutizzarsi di un problema alla vista.
In occasione di una brutta caduta nelle prove libere del Gran Premio di Malesia, dieci anni prima ai tempi della Moto2, il Cabroncito aveva accusato il primo caso di diplopia. Per il problema di visione doppia dovette rinunciare alla corona iridata, saltando gli ultimi due GP della stagione. Nel warm up di Mandalika 2022, MM93 ha subito una pesante caduta, disarcionato dalla sua Honda, ed è tornato a soffrire temporaneamente di diplopia. Lo spagnolo è stato costretto a saltare il GP in Indonesia e quello in Argentina.
In queste precarie condizioni fisiche, tra uno stop e l’altro, lo spagnolo non è riuscito a cogliere neanche un podio nel 2022. Il miglior risultato è arrivato in Spagna con il quarto posto alle spalle della Ducati di Pecco Bagnaia, della Yamaha di Fabio Quartararo e dell’Aprilia di Aleix Espargaró. Marquez ha conquistato appena 44 punti sin qui, occupando la nona posizione in classifica piloti.
MotoGP, la stoccata di Aspar a Marc Marquez
In aggiunta ai problemi personali, le novità tecniche portate dalla Honda nel 2022 non hanno dato gli esiti sperati. I tecnici della casa dell’ala dorata credevano di aver migliorato la moto in diverse aeree, ma i competitor hanno portato soluzioni all’avanguardia che hanno reso la casa di Tokyo il fanalino di coda dei costruttori della classe regina. MM93 ha alternato valide performance, come ad Austin, a corse anonime. Il feeling con la nuova RC213V non è sembrato ancora quello dei vecchi tempi.
La spiegazione l’ha dato il vincitore di 3 titoli mondiali in classe 80 e uno in classe 125, Jorge Martínez Salvadores. Il centauro spagnolo conosciuto nel Paddock come Aspar oggi è il dirigente sportivo dell’omonimo team Aspar Racing Team, che ha fondato nel 1992. I palmares del nativo di Alzira è di tutto rispetto con 12 titoli nazionali nel Campeonato de España de Velocidad e un titolo nel Campionato Europeo Velocità. In pochi conoscono il Motomondiale come Aspar, avendo seguito tanti giovani talenti nel corso degli ultimi trent’anni.
In una intervista rilasciata a Cope GP, Aspar ha detto la sua su Marc Marquez, affermando che l’otto volte campione del mondo farà fatica a tornare quello di prima degli infortuni. “Onestamente, penso che le cose siano state molto contorte per lui. Ma mi piacerebbe che Marc lottasse di nuovo per il titolo. Credo che qui stiano accadendo due cose. Da un lato, non è ancora il 100% di com’era, è impossibile che sia uguale a quello del 2019. C’è anche un altro problema, che è relativo alla sua Honda. La sua moto al momento non è affatto la migliore. La moto migliore, per me, è senza dubbio la Ducati. E quindi, sta lottando con due cose: contro se stesso e contro la moto”.
L’ultima stagione completa, senza infortuni, del catalano fu disputata tre anni fa. Nel 2019 ottenne la bellezza di 420 punti, laureandosi campione del mondo con diverse gare d’anticipo. Dopo l’infortunio di Jerez alla spalla destra MM93 non è stato più lo stesso. Pur non essendo mancino continua a fare dei gesti elementari con il braccio sinistro, segnale che il centauro non ha ancora riacquistato la forza di prima. La diplopia e lo scarso feeling con la nuova RC213V hanno fatto il resto.