L’ex campione del mondo della 250, Marco Melandri, ha parlato della sua personale rivalità in pista con Valentino Rossi.
Nella trasmissione “RiVale”, in onda su DAZN, diversi ex piloti della MotoGP hanno raccontato Valentino Rossi sotto una luce diversa. Il nove volte campione del mondo ha sempre avuto un ruolo di primo piano nel motomondiale e per i suoi rivali è stato difficile riuscire a tenere testa al centauro di Tavullia. Valentino Rossi, grazie alla sua personalità e al suo talento, ha sempre goduto di un enorme appoggio dei fan di tutto il mondo.
Per un rivale mettersi contro Valentino Rossi era un po’ come opporsi all’uomo simbolo del motomondiale. Il Dottore era molto bravo in pista anche a stuzzicare gli avversari sul piano psicologico per trovare i punti deboli e battere la concorrenza. Una delle rivalità made in Italy che ha proposto la MotoGP è stata quella tra Marco Melandri e Valentino Rossi.
Il nativo di Ravenna ha seguito a ruota la carriera di Vale qualche anno dopo, ripercorrendo la strada tracciata da Rossi nelle classi minori. Dopo aver sfiorato il titolo in 125 e vinto il mondiale in 250, Marco Melandri arrivò in MotoGP nel 2003, legandosi per un biennio alla Yamaha. Le prime due stagioni furono avare di soddisfazioni, ma con il passaggio alla Honda tutto cambiò.
I duelli di Marco Melandri con Valentino Rossi
In sella alla RC211V del team Movistar Honda MotoGP di Fausto Gresini, Marco Melandri riuscì a trovare una grande costanza di risultati, battendo costantemente il teammate Sete Gibernau. L’italiano salì sul terzo gradino nel podio a Jerez, Barcellona e Cina, ottenne poi il 2º posto ad Assen e vinse le ultime due corse in Turchia e Valencia, battendo nell’occasione Valentino Rossi e Nicky Hayden. Il 2005 fu la migliore stagione in assoluto in MotoGP per Marco Melandri, chiusa al secondo posto alle spalle del campione di Tavullia.
L’ex centauro, primatista italiano di vittorie anche nel Campionato mondiale Superbike con 22 successi, ha detto la sua a DAZN sulla rivalità con Valentino Rossi. “Non ho mai digerito il fatto di essere stato messo a confronto con lui. È stato un peso, un qualcosa che non cercavo, proprio perché sono molto diverso da lui”, ha spiegato Melandri nella trasmissione “RiVale”.
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“Ti attaccava psicologicamente. Finché lo faceva lui era una dote, quando lo attaccavi tu diventavi automaticamente il personaggio cattivo”, ha analizzato Marco Melandri a DAZN.
Il medesimo pensiero, in salse diverse, è stato riproposto nello speciale anche da altri campioni che nel corso del tempo hanno sfidato Rossi. Piloti come Casey Stoner, Max Biaggi, Andrea Dovizioso, Jorge Lorenzo hanno posto l’accento sull’aspetto psicologico del Dottore. Al netto delle dispute in pista, tutti i piloti hanno dimostrato di nutrire comunque un profondo rispetto per ciò che ha dimostrato in carriera Valentino Rossi. Sono in pochi a poter vantare il privilegio di aver battuto il pilota di Tavullia. Tra questi Casey Stoner che ha manifestato anche il desiderio di aver sognato più volte di diventare il compagno di squadra di Rossi in Yamaha.