Il pilota romano, Max Biaggi, ha ricordato i bei tempi delle lotte con Valentino Rossi, rendendo omaggio al campione di Tavullia.
La lunga cavalcata di Valentino Rossi è giunta al termine e in pista si celebra l’ultimo Gran Premio della sua vita in MotoGP. Il Dottore ha deciso di ritirarsi al temine di questa tribolata annata, volendosi dedicare ad altre sfide. Il centauro della Yamaha ha siglato un accordo con la Ducati per lanciare il proprio team nel 2022 nella classe regina. In qualità di pilota disputerà, invece, delle gare di durata sulle quattro ruote, altra grande passione dell’italiano.
Nel corso della sua carriera Valentino ha sfidato tanti giovani piloti che nel tempo hanno provato a batterlo. Uno che non è mai riuscito ad aver la meglio su Rossi è Max Biaggi. Il centauro romano si è trovato difronte, probabilmente, al migliore Valentino Rossi di sempre. Dopo i successi nella classe 250, Max Biaggi passò alla classe 500 nel 1998. Al suo primo anno sfiorò il titolo con Honda, giungendo secondo in campionato alle spalle di una leggenda come Michael Doohan.
Negli anni successivi Biaggi salì in sella alla Yamaha, provando a replicare quanto di buono aveva fatto nella classe di mezzo. Max non fece in tempo ad adattarsi alla moto della casa di Iwata che la Honda trovò in Rossi il perfetto erede del campione australiano. Valentino sin dal suo primo anno nella classe 500 trovò un feeling spettacolare con la moto giapponese, perdendo il titolo solo a causa di qualche ritiro di troppo.
Nel 2001 il centauro di Tavullia vinse il suo primo mondiale nella classe regina. Max Biaggi arrivò secondo distaccato di oltre cento punti. La classe 500 era una categoria molto difficile e selettiva. “Sono stati anni indimenticabili che hanno fatto la storia del Motomondiale – ha analizzato Biaggi – ora sono cambiate tante cose, ma quegli anni sono stati molto belli. C’erano grandi difficoltà all’epoca, a fine anni ‘80 e primi anni ‘90 nella classe 500 vedevo molti piloti ingessati, stecche nelle dita. Era una classe molto complicata. Non era così invitante come adesso la MotoGP”.
Con il passaggio sulle MotoGP il motociclismo si trasformò radicalmente, come ha spiegato in una intervista a Sky il pilota romano. Il suo passaggio dalla classe di mezzo alla top class fu significativo. “Il salto dalla 250 alla 500? In un test a Phillip Island la moto si impennava in sesta. Era una differenza scioccante tra le due classi, ma mi trovai bene da subito. Il mix 250 Dunlop e 500 Michelin mi dava le stesse sensazioni. Al debutto andai bene, nonostante soli due test. Ho trovato maggiore gusto con i due tempi perché la curva di erogazione che sale è una sensazione che difficilmente rivedremo adesso”.
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Sulla rivalità con Valentino Rossi che gli tolse per anni la soddisfazione di diventare campione del mondo in MotoGP, il romano ha aggiunto: “Sicuramente aver avuto un rivale come Rossi ha dato più lustro a me nelle occasioni che l’ho battuto e idem a lui quando ha battuto me. Una rivalità molto sentita perché entrambi italiani, ma anche tutti gli altri hanno contribuito a rendere la sua carriera super, da Stoner a Marquez. Una parte di me si ritira con lui e mi dispiace”.
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