I fan di Valentino Rossi non possono più ammirare le gesta del loro beniamino in pista, ma sognano la Yamaha M1 del nove volte campione del mondo.
Il Dottore ha deciso di dire addio alla MotoGP, dopo una stagione molto travagliata. Il pesarese ha ottenuto soli 44 punti. Il passaggio nel team Petronas è stato un evidente passo indietro e il feeling con la M1 non è mai sbocciato. La scelta del team ufficiale Yamaha, va detto, è stata corretta perché ha puntato tutto su Fabio Quartararo nel 2021. Il francese non ha tradito le attese e si è laureato campione del mondo.
Il pesarese della Yamaha non è riuscito per la prima volta in carriera a salire sul podio. Il miglior risultato, nella passata annata, è arrivato in Austria con un ottavo posto. Il campione ha influenzato intere generazioni di ragazzi, appassionando milioni di fan. Ventisei anni vissuti al massimo, tra alti e bassi, in cui ha rotto i vecchi paradigmi della classe regina, svecchiando un mondo che prima del Dottore era, profondamente, diverso. Il dato sulla presenza di pubblico al Mugello, in assenza di VR46, è stata eloquente.
Valentino Rossi ha vinto 115 gare in 432 GP e ottenuto 235 podi. Un animale da gara, protagonista di tantissime rivalità con i migliori centauri dell’ultimo quarto di secolo. Tanti giovani si sono affacciati alla top classe, anche grazie all’Academy del Dottore. Arrivare a correre nel Motomondiale è il sogno di tantissimi ragazzi, cresciuti con le azioni in pista del nove volte campione del mondo. Il motociclismo è molto caro e sono necessari grossi fondi personali o importanti sponsor.
I team investono decine di milioni di euro per prendere parte ad una stagione in MotoGP. Ogni scivolata comporta una serie di spese ingenti per le squadre. Le moto Ducati, Yamaha, Honda, Suzuki, KTM e Aprilia sono dei concentrati di tecnologia estrema e presentano dei costi che vi lasceranno senza fiato. Le moto sono dei gioielli costosissimi nel loro insieme. Ecco perché ciascun elemento raggiunge cifre impressionanti.
Il valore della Yamaha M1 di Valentino Rossi
Il pilota di Tavullia ora è impegnato nel campionato GT su un’Audi RB nel team WRT. Il nove volte campione del mondo ha trovato il modo di ottenere il primo brillante risultato, dopo delle prestazioni sotto tono. Il passaggio dalle due alle quattro ruote non è stato semplice. Il Dottore sta tutt’ora apprendendo tutte le difficili procedure del suo nuovo campionato. L’ex centauro della Yamaha si augurava ben altro finale nella classe regina, ma ha deciso di spingersi sino al 2021 per ottenere l’importante abbraccio del suo pubblico. Jorge Lorenzo ha lanciato la sfida a Valentino Rossi: sentite dove.
Il pesarese ha palesato enormi problemi di carattere tecnico sulla moto dello scorso anno, gli stessi che stanno avendo Franco Morbidelli, Darryn Binder e Andrea Dovizioso. Il sudafricano è un rookie, ma il Morbido e il Dovi sono arrivati ad essere vice campioni del mondo in top class, ma non sono riusciti a trovare il bandolo della matassa. Diverse cadute e gare sotto tono stanno limitando i centauri italiani. Le spese sono ingenti in caso di problemi. Danni alle sospensioni, cerchioni, dischi dei freni, radiatore e altri componenti possono comportare una spesa superiore anche ai 100.000 euro. Se i guai sono al motore, all’elettronica o al telaio la somma può schizzare anche a mezzo milione di euro.
Valentino Rossi ha già fatto capolino nel Paddock, dispensando consigli e trovando il modo di attenzionare Marco Bezzecchi e suo fratello minore, Luca Marini, e tutti i centauri dei suoi team nelle tre classi del Motomondiale. La Yamaha M1 del nove volte campione del mondo è il sogno di tutti gli appassionati. Il prezzo di ogni motore della moto giapponese oscilla tra i 200mila e i 250mila euro. La carena è fatta in fibra del carbonio e la maggior parte dei componenti presenta un costo sui 2 euro per ogni 100 gr.
I cerchioni arrivano ad un costo totale di 4000 euro a GP. Poca cosa rispetto al computo totale delle gomme che, nell’arco di una intera stagione di MotoGP, supera il milione e 200mila euro, personale tecnico di assistenza incluso. Il regolamento della top class obbliga, inoltre, un kit di freni anteriore composto da 3 coppie di pinze, 10 dischi di carbonio e 28 pastiglie. Il kit raggiunge la cifra di 70mila euro. Le MotoGP attuali hanno una tecnologia e una elettronica avanzatissima. Nessun componente della Yamaha M1 che guidava il pesarese ha un prezzo inferiore a 1000 euro. Tra sensori, cavi e cruscotto, si superano i 100.000 euro, per questo motivo la moto vale tre milioni di euro.