Valentino Rossi ha corso la sua ultima stagione in MotoGP nel team Yamaha Petronas. La partnership non ha dato gli esiti sperati nel 2021.
L’ultima annata di Valentino Rossi nella classe regina è stata deludente. Il Dottore avrebbe meritato un finale diverso dopo tutto ciò che aveva dimostrato e garantito, al top della forma, alla Yamaha. Quest’ultima ha deciso di sostituire il centauro di Tavullia con Fabio Quartararo nel 2021. La decisione si è rivelata giusta, dato il trionfo mondiale del francese, ma al suo fianco avrebbe anche potuto esserci VR46. La casa giapponese ha preferito continuare a scommettere su Maverick Vinales che, invece, è stato autore di un’azione che il Dottore non avrebbe mai compiuto. In Austria, a seguito di un’attenta analisi dei dati della telemetria, è emerso che lo spagnolo ha volontariamente distrutto la sua M1. Maverick è stato prima sospeso e poi licenziato dalla casa di Iwata.
Il rendimento del catalano è stato, inoltre, molto altalenante e ha condizionato la Yamaha in classifica costruttori. Il marchio giapponese ha subito anche un danno d’immagine dalla follia di Vinales ed è corsa ai ripari con l’ingaggio, nella squadra corse ufficiale, di Franco Morbidelli. Il vince campione del mondo 2020 era reduce dal grave infortunio al ginocchio e non ha potuto garantire le performance del precedente anno per tenere in vita il sogno del titolo costruttori. Il pilota italo-brasiliano è sempre finito alle spalle di Valentino Rossi nelle ultime gare della stagione, come accaduto anche a Valencia. Quartararo non è riuscito da solo a fronteggiare l’armata della Ducati.
Il francese ha conquistato il titolo piloti, ma la casa giapponese ha dovuto rinunciare alla possibilità di lottare, fino alla fine, con la casa di Borgo Panigale per il titolo costruttori. Un’affermazione che in Yamaha manca dal lontano 2015 quando Valentino Rossi e Jorge Lorenzo si contesero il mondiale. Chissà come sarebbero andate le cose se la casa giapponese avesse confermato in prima squadra il centauro di Tavullia.
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I risultati del team Yamaha Petronas
La partnership tra la Petronas, società petrolifera statale malaysiana, e la Yamaha aveva dato sempre buoni frutti nelle stagioni precedenti. Nel 2021 si sono succeduti nel team, in sella alla M1, a fianco di Valentino Rossi, Franco Morbidelli e, nella seconda parte di stagione, Andrea Dovizioso. Nessuno dei due è riuscito a trovare il feeling giusto con la moto. Inizialmente i propositi della squadra erano molto elevati, come è accaduto con il team Mercedes in F1.
A differenza dei traguardi raggiunti con il team teutonico nella categoria regina del Motorsport, la Petronas in MotoGP non è andata oltre il secondo posto. Franco Morbidelli è stato vice campione del mondo nel 2020. Nel corso delle stagioni la partnership era diventata molto popolare e lasciava trasparire un futuro radioso. La scuderia ha deciso di ritirarsi da tutte le categorie del Motomondiale. Petronas aveva debuttato nel Motomondiale nel 2018 come main sponsor della squadra di Razlan Razali in Moto2, Moto3 e MotoGP. Nel 2020 la stagione migliore con il titolo sfiorato in top class. Lo scorso anno, in totale, Petronas e Sepang Racing Team, hanno festeggiato sette successi.
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Sono girati rumor in merito ad una scelta economica, ponderata a seguito della crisi pandemica. La realtà è che l’azienda non soffre di un calo finanziario, come dimostra anche lo sforzo in F1. In Mercedes non si è mai discusso la fine della gloriosa partnership, ma la decisione di porre fine al legame commerciale con Yamaha si è basata su un accordo reciproco e, soprattutto, su basi amichevoli. Il nuovo WithU Yamaha RNF Team è pronto per scrivere una nuova storica pagina della casa di Iwata. In sella alla M1 vi saranno Andrea Dovizioso e il debuttante sudafricano Darryn Binder.