Casey Stoner è molto soddisfatto di Jack Miller e Remy Gardner, gli australiani che saranno al via in MotoGP nel 2022. Ecco cosa ha detto.
La MotoGP sta scaldando i motori per la stagione 2022, che vedrà impegnti ben due australiani pronti a difendere i colori del loro paese. Jack Miller sarà davanti ad una prova decisiva in sella alla Ducati ufficiale, dopo un 2021 che era iniziato benissimo ma che ha in seguito preso una brutta piega.
Attualmente, Jack è risultato positivo al Covid e la casa di Borgo Panigale si è vista costretta a rinviare la presentazione della nuova Desmosedici GP-22, il cui lancio era previsto tra pochi giorni. Al debutto ci sarà anche Remy Gardner, campione del mondo in classe Moto2 nel 2021 con la Kalex, pupillo della KTM.
Il nativo di Sydney gareggerà con il team Tech3 del costruttore austriaco, con tanta voglia di crescere e stupire. L’Australia può dunque tornare a sognare anche in MotoGP, dopo tanti anni di delusioni. Ovviamente, pensando a quel paese così lontano, i ricordi dei tifosi viaggiano verso Casey Stoner, due volte campione del mondo ed unico a portare al titolo piloti la Ducati.
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MotoGP, Stoner esalta Miller e Gardner
La MotoGP sarà da seguire attentamente nel 2022, e Jack Miller ha davanti a sé una grande possibilità. L’australiano si ritroverà tra le mani la moto, molto probabilmente, più competitiva, ma al suo fianco c’è un certo Pecco Bagnaia che nel finale della scorsa stagione lo ha sonoramente sconfitto.
Remy Gardner dovrà confermare quanto mostrato in Moto2, consapevole che la top class nasconde insidie ben maggiori. Sui suoi connazionali è intervenuto Casey Stoner, che in un’intervista concessa a “Motorsport-Total” ha usato delle belle parole verso i nuovi rappresentanti dell’Oceania.
“Mi hanno molto impressionato per il tipo di lavoro che svolgono, sia su loro stessi che sui rispettivi stili di guida. Hanno lottato duramente in molte fasi delle loro carriere, ma i risultati gli hanno dato ragione sin qui. Man mano hanno riconosciuto i loro limiti e stanno tentando di risolverli e metterli da parte, ed oggi sono tra i più accreditati per le lotte ai primi posti“.
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“Mi piace molto la riflessione che entrambi hanno fatto su loro stessi, la loro autodisciplina che li ha portati a limare tanti aspetti negativi. Il nostro paese stava aspettando da molto tempo qualcuno che ne difendesse i colori in questo sport e dobbiamo tutti esserne fieri. Occorre sperare che i risultati arrivino presto per poter dire di essere tornati al top del mondo delle due ruote“.