Battute e pretattica, chi dimenticherà mai i pre partita di Mourinho? Stavolta però confessa di aver mentito. Dove?
La Roma ha scelto Mourinho e per fortuna dei giallorossi, Mourinho ha voluto la Roma. Il portoghese ha scelto nella Capitale una casa bellissima, ed ha iniziato a lavorare su una squadra che negli ultimi anni non aveva fatto grandi cose. Ora i giallorossi sono primi insieme a Milan e Napoli, e Mou torna quello che conoscevamo.
Lo special One che in Italia ricordavamo anche per le sue conferenze stampa, oltre che per le vittorie, torna far sorridere. Il simpatico tecnico di Setúbal, infatti, ha dato di nuovo testimonianza della sua simpatia, a Dazn.
Mourinho: “Ecco perché ho mentito”
Quella di ieri tra Roma e Sassuolo, tra l’altro non senza pathos, era la millesima gara in panchina, della carriera del tecnico giallorosso. Mou, in passato ha allenato squadre come Benfica, Porto, Chelsea, Inter, Real Madrid, Manchester United. Quasi sempre, con ottimi risultati. Ma in che senso Mou aveva mentito?
José Mourinho, che non è il tecnico più pagato della Serie A quest’anno, aveva tentato di non farsi distrarre dalla cosa, rilasciando dichiarazioni nel pre gara, affermando: “Non ho mai pensato di raggiungere quota 1000 panchine, ne le ho mai contate o mi sono preoccupato”, ammettendo quanto meno che quando gli è stato detto che era quasi a 1000, ha iniziato a fare un conto alla rovescia. Attenzione però tutta su Roma-Sassuolo, con la solita freddezza dell’allenatore portoghese. Ma era vera?
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A Dazn, Mou ha detto ieri, solo dopo la gara: “Perché durante la settimana sono stato un bugiardo, dicendo che non era una partita speciale. Ma era una partita speciale. Era una partita con un numero speciale per me e avrei sempre voluto ricordare per la mia millesima una partita così. Ho mentito a tutti. La partita potevano vincerla loro come noi, poteva finire 6 a 6, 7 a 7, Rui Patricio ha fatto due miracoli, noi abbiamo sbagliato qualche gol. Una partita straordinaria, un’emozione tremenda”. In effetti noi italiani che lo conosciamo, che stesse mentendo lo avevamo capito. Auguri Mou.