Il multitabling può portare grandi soddisfazioni. Non è però tutto oro ciò che luccica; anche questo tipo di approccio ha non poche criticità ed è bene conoscerle e prepararsi in anticipo onde evitare costosi errori.
Ad oggi il gioco online del poker è forse la formula che meglio si addice a chi vuole prendere la cosa con serietà. Quindi chi vuole fare di questo gioco se non la fonte di reddito principale, almeno una passione remunerativa, che produce quanto basta a toglierci qualche sfizio.
I fattori che rendono l’online più profittevole in generale sono diversi e abbiamo affrontato in modo abbastanza esaustivo la questione. La riflessione che segue riguarda però nello specifico la modalità di gioco multitabling. Importante, se non fondamentale, quando si vuole ottenere il massimo dal gioco online, abbattendo la varianza e ottimizzando le ore dedicate.
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Giocare multitabling a poker online significa essenzialmente aprire più di una partita contemporaneamente. Le possibilità sono tantissime e alcuni giocatori sono più adatti ad alcune, piuttosto che ad altre. C’è chi trova il proprio gioco ottimale giocando su 4 tavoli, chi con dieci, chi con addirittura 20 o più.
I vantaggi principali, come già accennato, riguardano per la maggiore la diminuzione di quanto inciderà la varianza sulle nostre tasche e la possibilità di aumentare il nostro guadagno medio orario. Questi due fattori, uniti, ci aiuteranno poi a ottimizzare i guadagni anche a parità di bankroll. In termini di bankroll management, giocare su quattro tavoli con bui $0.10/$0.25 rispetto a uno solo con livelli $0,50/$1, necessita di un capitale di molto inferiore. Questo sempre grazie a varianza meno importante. Per il discorso relativo alla varianza, viene da sè che giocare un maggior numero di mani, farà si che la situazione reale, quindi i soldi che effettivamente vedremo in più o in meno nel nostro conto di gioco, tenderà ad avvicinarsi alla linea del valore atteso.
In parole povere, se abbiamo un gioco vincente in termini di EV, se quindi prendiamo le giuste decisioni e arriviamo allo showdown con valore atteso positivo, giocando un maggior numero di mani il bilancio reale in denaro che otteniamo tenderà ad avvicinarsi a quel valore. Abbassiamo cioè l’incidenza della “fortuna” nel nostro gioco. Se adottiamo un gioco profittevole quindi, non abbiamo che da guadagnarci.
Per il gain orario che andiamo a migliorare, è anche qui abbastanza immediato. Se giocando una partita cash a un tale livello, abbiamo un guadagno medio di $10 per ogni ora di gioco, se ottimizziamo i tempi morti di un tavolo, giocando un mano su altro, il guadagno orario sarà tanto maggiore quanto riusciamo a moltiplicare il numero di mani giocate nello stesso lasso di tempo.
Va qui fatta però una doverosa precisazione. Il nostro gioco non potrà mai essere egualmente accurato giocando su un solo tavolo e osservando attentamente tutto ciò che succede anche mentre non siamo in una mano. Se aumentiamo i tavoli da seguire, viene da sè che la qualità dell’attenzione che possiamo dedicare a ciascuno sarà minore. Ne segue che anche il nostro guadagno orario medio su quel singolo tavolo andrà a risentirne. Su questo aspetto ruota buona parte della questione. Qual è il punto di equilibrio ottimale tra l’aumentare del numero di tavoli e il diminuire del guadagno orario di ciascuno?
Purtroppo non si può saperlo in anticipo se non testando. Poniamo il caso che dai $10 per ogni ora di gioco che abbiamo ipotizzato prima su un tavolo singolo, passando a 4 tavoli si dimezzi e produciamo per ciascuno $5 l’ora. In totale stiamo producendo $20 l’ora, il doppio di prima. Se poi però passiamo a 10 tavoli e il nostro gai orario medio per tavolo passa a $1,50 , in quel caso non conviene, difatti produciamo $15 per ora di gioco. Considerando anche che gestire 10 tavoli consuma necessariamente più risorse mentali, lo scambio non è certo favorevole.
Questi valori inoltre, tenderanno a variare nel tempo. È quindi un’ottima idea, di tanto in tanto, provare a diminuire o aumentare il numero di tavoli per certi periodi, così da vedere se adattandosi possiamo migliorare i guadagni adottando una strategia diversa. Su questo mai fossilizzarsi. Se l’intenzione è quella di aumentare il numero di tavoli, dovremo necessariamente farlo per gradi e con intelligenza. Vediamo quindi quali sono le strategie migliori e quali errori sono da evitare assolutamente.
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Per quanto la voglia di emulare i grandi professionisti che giocano con profitto su 25 tavoli in contemporanea, è fondamentale qui più che mai procedere per gradi. In primis, dobbiamo imparare a giocare online, con la dovuta maestria, su un tavolo solo. Se non produciamo profit regolarmente su un tavolo solo, moltiplicare i tavoli non farà che moltiplicare di conseguenza le perdite.
Secondo aspetto, dobbiamo imparare a usare le scorciatoie da tastiera. Se dobbiamo prepararci a gestire diverse partite in contemporanea, non possiamo perder tempo a impazzire cliccando qua e la con il mouse e inserendo ogni volta gli importi “a mano”. Molte poker room online offrono nativamente funzioni per eseguire determinate azioni con la tastiera direttamente, anche settando vari importi per ogni tasto diverso. Ad esempio possiamo avere tre tasti diversi per le funzioni “Bet 1/3 del piatto”, “Bet 60% del piatto” e “Bet 90% del piatto”. Stesso discorso per i rilanci preflop e cosi via. Oltre al palese vantaggio di limitare le variazioni nelle size delle puntate, che non è mai una buona idea, ci farà risparmiare tantissimo tempo ogni volta che dovremo fare un’azione.
Una volta padroneggiato il gioco base su un tavolo singolo e registrato un valore atteso orario costantemente in positivo, possiamo iniziare a testare il gioco multitabling. Il primo step è quello di valutare come gestire i diversi tavoli sul nostro desktop. Alcuni player li tengono affiancati, altri sovrapposti in modo da far comparire davanti, volta per volta, il tavolo che richiede azione. Non ci sono particolari differenze, va un po’ da persona a persona. In genere quando i tavoli sono più di 9 sarebbe meglio tenerli sovrapposti per non dover viaggiare di continuo con lo sguardo in giro per il monitor o rischiare di fare l’azione su un tavolo mentre si pensava di farla su un altro. Ma l’unica è provare entrambe le modalità e vedere come ci si trova più a proprio agio.
Fatto questo, dovremo settare dei tasti rapidi che ci permetteranno di “muoverci” tra un tavolo e l’altro. Parliamo di azioni come ad esempio “Porta in primo piano il tavolo dove devo fare azione” o “porta in primo piano il tavolo successivo”. La maggior parte delle poker room offrono queste impostazioni di default, ma qualora non ci fossero o si volesse qualcosa di più professionale, una semplice ricerca su google ci porterà a diversi software, gratuiti o a pagamento, che fanno questo lavoro decisamente bene.
Come già accennato, non ci sono regole fisse su quando sia o meno il caso di aumentare o diminuire il numero di tavoli. Testare tantissimo ogni cambiamento, non ci sono altri segreti.
In aggiunta alle scorciatoie da tastiera di cui abbiamo già parlato, ci sono altri utili accorgimenti che possono fare la differenza.
In primis, e direi che questo è pressochè obbligatorio quando anche solo si sta valutando il multitabling, impostare il mazzo di quattro colori. Inutile stare a spiegare quanto può essere costoso confondere una carta di quadri per una di cuori e simili. Settando il mazzo di quattro colori, sarà impossibile confondersi e non andremo ad affaticare inutilmente la nostra vista per riconoscere a colpo d’occhio il seme delle carte.
Quando si sta svolgendo una sessione di gioco, è importante che la si termini prima di arrivare allo stremo delle energie. Sembra banale, ma quando si gioca su molti tavoli contemporaneamente, la concentrazione che dobbiamo dedicare è massima e si consumerà molto più velocemente rispetto a quando giochiamo con la lentezza di una partita singola.
Specialmente se facciamo multitabling con sit and go, chiudere la sessione richiede del tempo. Se siamo su molti tavoli cash game, in genere possiamo quittare in pochi minuti, al massimo rimettendoci qualche buio. Se abbiamo dei sit and go appena iniziati, questi richiederanno anche 40 minuti o più prima del termine. È tutto tempo in cui dovremo restare concentrati. Decidere di prendersi una pausa quando siamo già allo stremo, ci porterà inevitabilmente a fare errori grossolani negli ultimi tavoli, spesso compromettendo l’intera sessione di gioco.
È importante quindi pianificare in anticipo quanto dovrà durare la nostra sessione. Se sappiamo che la nostra attenzione tende a calare dopo, ad esempio, due ore e mezza di gioco intensivo, daremo istruzione di non aprire altri tavoli dopo un’ora e mezza di sessione. In questo modo avremo tutto il tempo di terminare anche l’ultima partite senza cali di performance.
Quanto può costare un blackout o un’interruzione di connessione quando abbiamo 10 sit and go aperti? Ecco, se mettiamo in conto anche le parti di fegato che ci giocheremo nel frattempo, certamente molto meno di quanto costa preparare delle misure che riducano questi rischi. Se giochiamo da portatile, in genere tenere la batteria carica protegge a sufficienza da eventuali interruzioni o problemi di interruzioni dell’elettricità. Se invece giochiamo da un computer fisso, investire 50-100 euro per un piccolo gruppo di continuità che ci consente di avere anche solo mezz’ora o poco più di riserva in caso di blackout, può letteralmente salvarci la sessione di gioco.
Per quanto riguarda la connessione internet, oggi tutte le compagnie offrono abbonamenti od offerte che con pochi euro mensili ci consentono di collegare in tethering dal nostro smartphone dovesse cadere la connessione domestica. Nel caso quella fosse l’unica connessione disponibile, valutare un secondo telefono con abbonamento internet è certamente una buona idea.
Giocare multitabling richiede la nostra più completa lucidità e concentrazione. Dal momento che tutte le persone hanno giornate no, magari con poco sonno o con la mente impegnata altrove, ricordiamoci sempre che non stiamo timbrando il cartellino. Per quanto ci siamo fissati degli obiettivi, magari legati al rake che produciamo per sbloccare bonus o status particolari, iniziare una sessione quando non siamo nel pieno delle forze è un errore enorme e che può avere ripercussioni anche nel futuro.
Se capiamo che non è giornata, costa decisamente molto meno dannoso prendersi una giornata libera e farci una passeggiata per recuperare le sessioni “perse” spalmandole nei giorni a venire.
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