Post partita di fuoco in Napoli-Juventus. La lite Allegri-Spalletti è decisamente il caso del giorno. Su tutti i giornali sportivi.
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Napoli-Juventus: un pomeriggio caldissimo allo stadio Maradona
Che per la verità, fin qui, nei loro precedenti personali nella massima serie, pur non protagonisti di un “grande amore”, non avevano mai messo in scena quanto è accaduto nel pomeriggio campano.
Napoli-Juventus: bianconeri sconfitti e nei bassifondi
A dirla tutto ha fatto un pò tutto Max, inviperito, e come dargli torto, per la sconfitta finale, che lo relega in piena zona retrocessione. Con un punto in tre partite e ancora a digiuno di vittorie. Niente paura, dicono gli esperti, è già successo: l’uomo degli scudetti a valanga si riprenderà e lotterà fino alla fine per il tricolore. Ma intanto a Torino e dintorni sono preoccupati, come dar loro torto.
Qui Juve: errori madornali che costano caro
Involuzione indiscutibile nel gioco per i bianconeri, errori madornali dei singoli. Con un portiere, Wojciech Szczęsny, ancora inguardabile (Buffon dove sei…urlano i tifosi sui social, accanto al rimpianto Donnarumma) e un Moise Kean che ha messo al Napoli, sul piatto d’argento, la palla della vittoria.
Qui Napoli: il pragmatismo di un tecnico navigato
Gli azzurri, diciamocela la verità, non sono uno squadrone, di difetti ne hanno parecchi. Ma tre vittorie su tre e una solidità così, non si vedevano da anni. Spalletti è uno che parla poco, accetta le continue ingerenze di un De Laurentiis che quieto nella sua vita non sarà mai, e pensa solo alla squadra. L’ex tecnico di Inter e Roma è uomo con le spalle forti. Ha superato indenne anni e anni di serie A, ha convissuto con l’inferno dei giornalisti romani per il caso Totti per mesi e mesi, ha attraversato il filo spinato del caso Icardi. Cosa volete che gli facciano due urla e due occhiatacce del corregionale Allegri, che in sala stampa lo aggredisce, e inveisce contro di lui senza remore.
Le urla di Max si sentono in tutta Italia
L’accusa di Max, carico di rabbia per la sconfitta, e diremmo soprattutto per la classifica, è, nei confronti di Spalletti, di aver “condizionato” l’arbitro. Proteste eccessive dall’inizio alla fine, secondo l’allenatore juventino, che sarebbero vergognose. Luciano, da par suo, non ci sta, in dialetto toscano e con una punta di ironia si difende. Non avrebbe detto nulla di male all’arbitro, non lo avrebbe certo inseguito a fine gara come qualcuno lo accusa.
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Retroscena clamoroso: quella mano alzata di Allegri
Appena fuori dalla sala stampa, a fine partita, sarebbe in realtà successo il finimondo. Lo rivela Peppe Iannicelli, navigato giornalista partenopeo, da una vita volto di Canale 21. Iannicelli sostiene che, dopo le urla, Allegri avrebbe fatto uno scatto, un movimento del corpo, come ad avvicinarsi pericolosamente a Spalletti, addirittura con una mano che si sarebbe alzata. In quel momento sarebbe intervenuto Andrea Agnelli, che ha letteralmente portato via di forza l’uomo dei sei scudetti in carriera. Iannicelli va ben oltre, e ritiene che nelle prossime ore potrebbe intervenire anche la Procura Federale. Staremo a vedere.