L’ex pilota negazionista è stato ricoverato per quasi due mesi, poi il Covid lo ha portato via: il monito di sua sorella.
Due notizie traumatiche in pochi giorni. In Italia, è morta a causa di un incidente, una giovane ciclista, mentre all’ospedale La Fe di Valencia, si è spento per Covid, Jorge Lis, famoso ex motociclista.
Il ragazzo, era ricoverato al reparto di terapia intensiva, dal luglio scorso, dopo esser stato colpito dalla pandemia. Il Coronavirus, ha dapprima tolto la libertà all’ex pilota, e poi non gli ha dato scampo.
Era un negazionista: il Covid lo ha portato via
Purtroppo Lis, era negazionista ed ha scelto liberamente di non farsi vaccinare. Lis, muore a 46 anni e dopo aver trascorso ben 45 giorni in terapia intensiva, collegato ad un macchinario detto ECMO, per tentare di portare ossigeno al suo sangue. Il 46enne, fu secondo classificato al 125cc di Spagna, nel 1996. Fu inoltre manager del valenciano, Bernat Martínez, morto in un incidente negli Stati Uniti nel 2015, come un altro pilota, ricordato ieri da un bel gesto di Quartararo.
Dopo che Jorge è stato portato via dal Coronavirus, avendo mantenuto una ferma posizione contro il vaccino, sua sorella Elena, ha parlato ad un quotidiano nazionale, per chiedere ai lettori, di non commettere lo stesso errore. Ecco cosa ha pubblicato la sorella dell’ex pilota: “Ho paura, Elena, che ora non possiamo fermarlo. Questa settimana è stata improvvisamente una delle mie più grandi lezioni di vita. Passare molto tempo su Twitter, ecc., mi aveva radicalizzato all’estremo. Vorrei essermi vaccinato“.
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La stessa Elena poi, ha rilasciato una nota, proprio per chi non vuole vaccinarsi e ricorda suo fratello: “Chi dubita del vaccino, pensi a chi gli è vicino. Quando Jorge ha mandato un messaggio così intimo e ormai in pericolo, lo ha fatto perché questo può aiutare gli altri a non commettere lo stesso errore di non farsi vaccinare”.