Nico Rosberg ha rilasciato delle dichiarazioni interessanti sui suoi ex compagni di squadra. Schumacher o Hamilton, chi è il più grande di sempre? Nico non ha dubbi.
Nel 2010, a distanza di 55 anni, la Mercedes ha deciso di rientrare come team ufficiale in F1, non limitandosi più al solo ruolo di fornitore di motori. La squadra teutonica non ha avuto dubbi su chi puntare per aprire un nuovo ciclo vincente e lo ha fatto con stile, ingaggiando il sette volte campione del mondo Michael Schumacher e la promessa tedesca Rosberg.
Il figlio di Keke, si è subito messo in luce, riuscendo a marcare il doppio dei punti del Kaiser nella prima stagione in Mercedes. Il tedesco ha imparato a conoscere e convivere con Michael, cercando di rubargli qualche segreto e imparando a dedicarsi alla preparazione atletica in modo maniacale.
I risultati di Rosberg sono stati un crescendo, anche con l’arrivo di Lewis Hamilton. Dopo un triennio con Michael Schumacher, la casa della stella a tre punte decise di ingaggiare dalla McLaren il campione del mondo 2008. Nel 2013 l’auto non era all’altezza, ma Nico riuscì a vincere due corse, una in più rispetto a Lewis.
Tra i due fu l’inizio di una competizione interna al team che esplose qualche anno più tardi con una vettura, sostanzialmente, imbattibile. Nel 2016 la Mercedes W07 Hybrid dominò il campionato, portando la sfida tra Rosberg ed Hamilton ad un livello più alto. L’amicizia che legava i due sin da bambini, lascò spazio ad una rivalità con pochi precedenti storici.
Nico Rosberg non è nuovo a frecciatine al suo ex compagno di squadra anglocaraibico. Stavolta il tedesco ha fatto un confronto tra Lewis Hamilton e Michael Schumacher.
Intervistato da Sky Sport l’ex Mercedes ha dichiarato: “Michael era più completo come pilota, riusciva a coprire tutte le aree. Motivava il team e aveva con ogni membro della scuderia un bel rapporto. Non ha mai fatto valere il peso della sua notorietà. Lui si sarebbe sobbarcato giorni e giorni di test pur di migliorare la monoposto, al contrario di Lewis che non ha mai amato fare le prove. Per quanto riguarda il talento, credo che Lewis sia il migliore di tutti i tempi, perché lui usa tanto l’istinto e in questo è fenomenale. Schumacher era più diligente”.
Piloti e momenti storici molto diversi. Sia Michael che Lewis hanno vinto sette titoli mondiali, dominando in certe occasioni e spuntandola al fotofinish in altre. Rosberg ha posto l’accento sulla diligenza, un lavoro costante e continuo nel team che ha reso Schumacher apprezzato anche da quei tifosi che non erano entusiasti, inizialmente, del suo arrivo a Maranello.
Lewis Hamilton è la stella della F1 di oggi, un circus che è molto cambiato rispetto agli anni ’90 e primi anni 2000. Il ritorno alle corse nel 2010 di Michael è stata una terza fase di carriera anomala, ma di cui ha beneficiato anche Hamilton in termini di sviluppo della macchina.
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Nico Rosberg è riuscito nell’impresa di mettersi alle spalle un fenomeno come Hamilton, proprio con quella scrupolosità che caratterizzava Michael in pista. “Hamilton era molto veloce e il fatto di averlo battuto con la stessa vettura è una grande soddisfazione”, ha chiosato il tedesco.
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