Da grande talento della F1 a secondo del giovane Norris? La triste parabola di Ricciardo che nel 2022 potrebbe avere brutte sorprese in McLaren.
In molti lo avrebbero voluto in Ferrari, altri lo immaginavano campione del mondo ed invece Daniel Ricciardo con ogni probabilità rimarrà un talento inespresso. Aggressivo, veloce e capace di fare sorpassi decisi senza mai scadere nella scorrettezza, l’australiano ha mancato di fortuna. Di sovente al posto giusto al momento sbagliato,anche in McLaren difficilmente potrà esprimersi come sognato. La causa si chiama Lando Norris.
Il talento emergente di Bristol ha immediatamente conquistato il cuore della squadra e grazie alla sua costanza, a qualche guizzo e ai pochi errori commessi nonostante la scarsa esperienza, si è guadagnato il titolo di pilota di riferimento di Woking.
“Mi sento pronto per questo ruolo, anche se ho ancora tanto da imparare dal mio compagno di box. Lui è al suo dodicesimo campionato in F1 e per alcuni dettagli può darci un plus“, ha dichiarato a Motorsport.com ben felice dell’investitura e ugualmente conscio dell’importanza del collega di Perth.
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Ma se a differenza propriio dell’ex Red Bull e Renault, non ha ancora calcato il primo gradino del podio, il 22enne non si dispera e prende la questione con calma, forte di un contratto appena siglato fino 2025 che lo ha tolto da ogni impiccio o ansia.
“Il successo è un obiettivo e se riuscirò a raggiungerlo quest’anno sarà meraviglioso. Se non sarà così arriverà la stagione successiva. Non vedo l’ora che accada perché sono curioso di scoprire cosa si prova, ma non è un aspetto che mi influenza oltremodo“, ha confessato prima di ridimensionare i target complessivi del team.
Con un po’ di sano realismo, il britannico ha individuato in Red Bull e Mercedes le squadre da battere, senza eslcudere la Ferrari, giunta terza tra i costruttori e papabile avversaria diretta. Motivo di questa convinzione è il possesso di strutture meno all’avanguardia degli altri.
“Loro dispongono di galleria del vento e simulatori al top. Noi li avremo nel 2024″, ha motivato le sue perplessità circa la chance di fare la differenza.
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“Di conseguenza in alcune aree sarà difficile essere alla loro altezza. Ciò non significa che non potremo esprimerci al meglio su altri fronti. Se riusciremo a confermarci come terza o quarta forza saremo contenti. Se poi arriverà qualcosa di meglio, sarà meraviglioso”, ha concluso mostrando orgoglioso il suo nuovo casco dalla colorazione in onore dell’idolo Valentino Rossi.