Notoriamente taciturno e lontano dai riflettori, il padre di Vettel Norbert ha voluto commentare l’annuncio dell’addio alla F1 del figlio.
Il suo percorso in F1 era cominciato nell’anno in cui la Ferrari vinceva il suo ultimo titolo piloti con Kimi Raikkonen e giusto dodici mesi dopo l’addio alle competizioni del finlandese, pure Sebastian Vettel appenderà il casco al chiodo.
L’annuncio, nell’aria già da un po’, ma che nessuno si aspettava tanto repentino, è arrivato alla vigilia del GP dell’Ungheria con un video lungo quattro minuti in cui, il tedesco, ha spiegato al mondo le ragioni della propria uscita di scena a fine 2022, imputandole alla necessità di stare vicino alla moglie Hannah e alle tre figlie, nonché all’urgenza di battagliare per la difesa dell’ambiente.
Motivazioni del tutto plausibili, che tuttavia ne nasconderebbero un’altra, altrettanto centrale.
Molto vicino al suo ragazzo, ma sempre un passo indietro per non metterlo in difficoltà Norbert Vettel ha per una volta ceduto alle lusinghe dei media intervenendo su RTL per rispondere essenzialmente ad una curiostà, ossia cosa davvero abbia spinto Seb a dire basta.
E a quanto pare, la verità starebbe nella mancanza di un mezzo capace di lottare per le prime posizioni. In pratica, correre per il solo gusto di farlo, non sarebbe contemplato dal driver di Heppenheim.
“E’ un peccato. Comunque lo capisco“, ha affermato l’uomo. “La sua è stata una carriera meravigliosa, ma in Austria ha toccato il fondo. Rtrovarsi ultimo lo ha ferito molto e ha accelerato certi pensieri”.
Approdato nel Circus nel 2007 nelle vesti di collaudatore della BMW Sauber, sostituirà l’infortunato Robert Kubica in Canada e subito si metterà in mostra. La performance di Montreal gli garantirà un contratto immediato con la Toro Rosso per disputare il resto della stagione, oltre a quella successiva, impreziosita dal suo primo successo nella massima serie.
Passato alla Red Bull, darà l’avvio ad un’era gloriosa per la scuderia, con successi di gara continui e quattro sigilli iridati dal 2010 al 2013. L’apice di un percorso che attende solo di essere completato al Cavallino, ma le cose andranno diversamente. A Maranello non scatterà mai la scintilla e anche i risultati non saranno quelli attesi.
Messo alla porta nel 2020 per cedere il passo al talentuoso Leclerc, firmerà per il 2021 per l’Aston Martin convinto di poter fare bene alla luce del ritmo della ex Racing Point nel campionato precedente. Purtroppo per lui, però, emergerà ben presto che certi piazzamenti erano stati il frutto di un progetto copiato dalla Mercedes e dunque non più replicabili.
Pochi o nulli, dunque, i guizzi sulla verdona: due quinti posti a Monaco e in Belgio, più il secondo in Azerbaijan, sempre nell’annata scorsa.
Tornando a Vettel Sr., l’uomo ha infine rivelato di volersi recare ancora una volta in circuito per vedere il 35enne gareggiare dal vivo e l’evento prescelto sarà proprio quello del suo primo trionfo. “Con ogni probabilità andrò in Italia, in quanto è lì che la sua bella carriera ha cominciato a prendere forma“, ha concluso.
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