Al cinema, è stata proiettata per la prima volta la pellicola dedicata a Marco Simoncelli, a dieci anni dalla sua morte.
Non dovrà essere facile assistere al film sulla vita di Marco Simoncelli. Da quella maledetta domenica, sono passati più di dieci anni, ma amici, parenti, colleghi, ed anche fan dello sport, non accetteranno mai quel bruttissimo avvenimento. Durò tutto pochi secondi, ma se si potesse, saremmo i primi ad andare a cancellarli dalla linea del tempo.
All’interno della pellicola dedicata al simpaticissimo ex pilota di Cattolica, si ascolta anche la voce di Valentino Rossi, che ammette come mai Sic gli piaceva tanto. In sala, per la prima dedicata al ragazzo nato nel 1987, c’erano ovviamente, anche mamma e papà. Paolo Simoncelli, ha rilasciato dopo la proiezione, alcune dichiarazioni.
Paolo e le sue parole sul film per Simoncelli
Paolo e sua moglie Rossella, hanno finalmente visto per intero il film sulla vita del loro amato figlio: per tutti, Il Sic. La pellicola è confezionata grazie alla regia di Alice Filippi, che evidentemente avrà fatto un bel lavoro. Infatti, il padre del pilota è apparso abbastanza provato e commosso, alla fine della proiezione ed ammette, per la stampa: “Non ero sicuro che il film sarebbe piaciuto a mia moglie“.
Ovviamente, in questa frase non c’è il dubbio sulla bravura dei professionisti che lo hanno composto, raccontandoci un po’ del Sic che non conoscevamo ed un po’ di quel che gli altri piloti pensavano di lui e che fino ad oggi, non avevamo ascoltato. La difficoltà sta nel conoscere una persona nel quotidiano, ovviamente molto meglio di chiunque si metta al lavoro per comporre un film o una qualsiasi opera su di essa, ma sembra che anche a mamma Rossella alla fine, l’opera sia piaciuta.
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Come detto, ancora oggi la storia legata al pilota finito a Sepang, scotta. Il ricordo di un caro amico, condiviso sui social, è davvero commovente. Tornando però, alle parole del padre di Sic, indelebili sono rimaste le sue dichiarazioni di qualche anno fa, al Corriere della Sera: “Marco è ancora un esempio per i giovani. Il suo ricordo serve anche ad alimentare la fondazione che porta il suo nome”.