In Germania il Mondiale per Bagnaia e la Ducati sembrava finito. Invece oggi, dopo due mesi è mezzo, tutto sembra essere cambiato.
Settembre 2022: a Misano Pecco Bagnaia scrive la storia della Ducati corse in MotoGP, infilando il quarto successo di fila, cosa mai accaduta prima, neanche con un mito come Casey Stoner, l’unico ad aver portato un titolo iridato alla casa italiana. Una gara quella sul circuito di casa che ha definitivamente rilanciato le chance di titolo per il pilota della Rossa, che ora ha 30 punti di distacco da un Fabio Quartararo che con la Yamaha M1 ha dimostrato che, se parte dietro e non recupera in fretta, è difficile che riesca davvero a rimanere al passo con i migliori.
In poche settimane Bagnaia è riuscito a rimettere a posto o quasi una situazione che era diventata praticamente una mission impossible. Merito non solo di un Quartararo in formato super con una moto portata sempre al limite (a dimostrarlo i risultati dei compagni di marca) ma anche una serie di errori del pilota italiano, oltre a un inizio di stagione non perfetto della Ducati stessa, che per trovare la quadra di una GP22 veloce quanto acerba ci ha messo un po’ più del dovuto.
Se si pensa solo a quale fosse la situazione dopo il 19 giugno, c’è davvero da gridare al miracolo o quasi. Al Sachsenring infatti per Bagnaia arrivava il secondo zero di fila con una caduta banale mentre era impegnato a lottare per il vertice con Quartararo. Un ritiro amaro per il pilota Ducati, che vedeva così scappare il rivale a +91, ma soprattutto scivolava al sesto posto nella generale dopo che a inizio stagione tutti lo avevano eletto come il favorito per il Mondiale.
Bagnaia, ora è lecito crederci davvero
Sembrava tutto perso, con la Ducati intenta a leccarsi le ferite e cercare di ripartire, così come un Bagnaia che doveva fare i conti con le critiche di chi lo definiva non pronto per essere un campione. Invece ad Assen a fine giugno, prima della pausa estiva, ha dato il primo segnale di ripresa, con lo zero di Quartararo che sembrava essere solo un errore in mezzo a una stagione fin lì perfetta.
La ripresa del campionato però ha dimostrato che il reset a Borgo Panigale è servito. E le quattro vittorie di fila hanno clamorosamente rilanciato le chance iridate del pilota italiano. Che fa bene però a dire che nonostante tutto 30 punti sono ancora tanti, ma che se ci credeva prima, deve crederci ancor di più ora che a più che dimezzato lo svantaggio nei confronti della testa della classifica.
Oggi siamo di fronte a un Bagnaia diverso, più consapevole dei propri mezzi e sicuro di una Ducati finalmente che gli calza a pennello. E’ tutto l’ambiente che sta facendo la differenza ed è su questo che deve continuare a puntare. Oltre al fatto che non deve mettersi ulteriore pressione addosso, che è stata deleteria in precedenza. Pecco sa che ora ogni cosa che arriverà è tutto di guadagnato e ha dalla sua anche un plotone di Ducati competitive che possono strappare punti pesanti a Quartararo, oltre a un’Aprilia che si sta rivelando preziosa alleata, più che vera rivale.
Ora serve più che mai concentrazione, ma ad Aragon davvero può arrivare la risposta che tutti aspettano: che il vento è cambiato e che la Rossa può davvero fare il colpaccio quest’anno e in maniera incredibile.