Nonostante la classifica per Bagnaia e Bastianini sia impietosa, entrambi ancora possono essere in corsa per il titolo iridato.
Il weekend di Barcellona è stato davvero nefasto per i colori italiani. In Moto3 l’ennesimo ritiro è costato a Dennis Foggia uno zero pesante in chiave Mondiale, così come i ko rimediati in MotoGP da Pecco Bagnaia ed Enea Bastianini. La contemporanea vittoria del leader della generale Fabio Quartararo è stata una mazzata tremenda per i due piloti Ducati, che finora sembravano essere i veri antagonisti del campione del mondo in carica. Ma per un motivo o per l’altro ora sono accomunati dal fatto che si trovano a oltre 50 punti di distacco dal francese. Che al Montmelò può davvero dire di aver messo almeno una mano sul suo bis iridato.
Sicuramente il più deluso e Bagnaia, che in Spagna contava di poter fare una gara ruota a ruota col rivale, ma l’incidente con Nakagami alla prima curva lo ha tirato subito fuori dalla contesa, lasciandolo con l’amaro in bocca per quello che poteva essere e non è stato. Di sicuro con un Quartararo così in forma, sarebbe stata dura, ma anche solo guadagnargli 5 punti sarebbe servito per rafforzare un morale che da inizio anno ha vissuto troppi alti e bassi.
Forse ha fatto meno male a Bastianini, che lì in alto ci è finito a sorpresa. L’obiettivo stagionale del riminese, come del team Gresini, non era certamente quello di lottare per il Mondiale, ma di continuare il percorso di crescita e ottenere buoni piazzamenti. E invece sono arrivate tre vittorie convincenti, che lo hanno proiettato come il migliore dei piloti finora. Quella che è mancata è la costanza di rendimento, con tre zeri già portati a casa.
Bagnaia-Bastianini, ecco perché sperare
La classifica ora è impietosa per i due: +53 per Enea, +66 per Bagnaia. Difficile recuperare terreno a chi nelle ultime 5 gare ha vinto due volte, oltre ad aver collezionato due secondi posti e un quarto posto. La logica fa pensare che tutto sia a favore del francese, oltre al fatto che ora arrivano Sachsenring, Assen e Silverstone dove lo scorso anni il francese prese il largo. Ma Bagnaia e Bastianini possono comunque crederci.
I test hanno dimostrato che la Ducati può fare la differenza e, con un tocco di maneggevolezza in più, si possono ottenere risultati anche in circuiti sulla carta meno favorevoli. La Rossa poi ha dimostrato di essere la moto che più di ogni altra risponde bene alle novità portate in pista. Dall’altra c’è una Yamaha che rimane un punto interrogativo. Nonostante il filotto di Quartararo, siamo sicuri che i problemi siano stati risulti? Difficile pensarlo. Questo vuol dire che ci saranno dei weekend difficili anche per il francese e quelli andranno sfruttati in pieno. Altrimenti ogni tipo di rimonta è inutile.
Bagnaia ha dalla sua l’esperienza dello scorso anno, quando recuperò quasi 70 punti al francese nella seconda parte di campionato. Con un filotto del genere, potrebbe davvero tornare della partita. Bastianini invece ha a suo favore la capacità di saper consumare le gomme meno di tutti e con una GP21 comunque ancora competitiva può fare la differenza in questa torrida estate che è già cominciata. Inoltre ha dalla sua il fatto che non deve per forza vincere il titolo, quindi la sua spensieratezza può essere decisiva in una lotta con chi invece ha quello come obiettivo. Insomma, guai a mollare proprio ora, perché l’occasione è dietro l’angolo.