Ai microfoni di DAZN, il campione del mondo Moto3 Pedro Acosta ha parlato del salto di categoria e delle sue speranze.
E’ il nuovo fenomeno del Motomondiale. E non poteva non esserlo, visto il debutto da sogno lo scorso anno proprio in Qatar e le vittorie a ripetizione collezionate durante la sua prima stagione in Moto3, che gli ha subito regalato il titolo iridato. Pedro Acosta è pronto a stupire anche in Moto2, anche se le sorprese le ha già regalate durante i test, dove ha macinato chilometri e frantumato record, mettendo paura alla concorrenza. C’è già chi parla di un altro dominio nella classe di mezzo, ma i rivali sono pronti a dargli battaglia.
Dovesse andare bene anche questa sua annata, per lo spagnolo, secondo voci sempre più insistenti, si aprirebbero le porte della MotoGP. Quelle che ha rifiutato già la scorsa stagione per continuare a fare gavetta e non rischiare un salto troppo grande.
Acosta e i cambiamenti per la Moto2
Un passo alla volta è il motto di Acosta, che in una intervista a DAZN si è raccontato poco prima dell’inizio della nuova stagione. E ha svelato anche alcuni particolari della sua preparazione alla Moto2: “Ho preso cinque chili da novembre ad oggi. Era un cambiamento che il corpo chiedeva e di cui il corpo aveva bisogno. Ero diventato molto alto, ma aveva perso peso. A fine anno perdevo tre chili ed ero al limite per la Moto3. Adesso mi sento bene, mi sento grande sulla moto”.
Dunque un cambio fisico necessario, anche perché la Moto2 non è uno scherzo ma una vera palestra per la MotoGP: “È una moto per veri uomini, ma non ho pressione quest’anno, mi diverto e alla fine cercherò di renderlo un buon anno”, ha affermato Acosta. Che dunque, dopo i test da record, prova a togliersi dalla lista dei favoriti a tutti i costi. Anche se comunque nella sua testa pensa in grande: “Non voglio essere solo campione del mondo Moto3, voglio aspirare a qualcosa di più. Quest’anno sarà complicato, stanno arrivando nuovi circuiti, nuove situazioni per me, situazioni che per qualche ragione non riesco a controllare, come è successo a me l’anno scorso. Quindi, penso che continuare ad adattarsi è la cosa più importante”.
Altro che semplice rookie
Poi, piano piano, Acosta esce allo scoperto: “Bisogna sapere di cosa si è capaci. Sei l’unico che sa quanto sei stato in grado di lavorare in inverno, cosa hai dovuto lasciarti alle spalle per raggiungere determinati obiettivi. Spero che potremo lottare per il titolo. Non voglio essere ricordato come Pedro Acosta, il campione della Moto3. Voglio aspirare a qualcosa di più. Questa è solo la prima spinta”.
E anzi aggiunge: “La Moto2 dimostra se sei un buon pilota. Quello che ho capito è che non correrò per finire quinto“. Se poi dovesse arrivare qualcosa di importante, ecco allora che già si parla di un futuro in Honda accanto a un altro campione come Marc Marquez, di cui in tanti pensano sia l’erede, se non più forte. Ma Acosta, anche in questo caso, prova a smorzare gli animi e anche a smentire le voci di un possibile accordo con la Honda HRC, circolate nelle scorse ore: “Di Marc Marquez ce n’è solo uno. Non sono qui per dimostrare niente a nessuno. Per il momento sono concentrato su quest’anno, vedremo cosa accadrà l’anno prossimo. L’idea sarebbe quella di essere in Moto2 il prossimo anno, questa è una mia idea”. Ma sarà così? La stagione 2022 ce lo dirà.