Salito sul podio in Australia Perez ammette che per il momento la Red Bull è lontana dal livello di performance della Ferrari.
All’Albert Park è stato il salvatore della Red Bull, visto l’ennesimo colpo basso da parte dell’affidabilità che ha lasciato a piedi Max Verstappen al giro 38. Secondo a 12″ da uno scatenato Charles Leclerc, il Sergio Perez ha dato vita ad una bella battaglia con la Mercedes di Hamilton e in seguito con quella di Russell, riuscendo, alla fine, a beffare entrambe.
Un testa a testa avvincente da guardare per gli spettatori e da vivere per il protagonista, almeno stando alle dichiarazioni dello stesso messicano che, a caldo, ha affermato di essersi divertito, specialmente con Lewis. “E’ stata una lotta dura, ma pulita“, il suo commento.
“Il mio primo stint è stato debole anche a causa dell’alto degrado. Poi, quando è entrata la Safety Car sono stato sfortunato. Ho perso due posizioni, che però in seguito sono stato in grado di recuperare“, ha quindi analizzato compiacendosi del risultato malgrado il ritiro del “capitano”.
Ferrari in forte vantaggio sulla concorrenza
Per il driver di Guadalajara il round di Melbourne ha messo in luce una realtà che fino all’Arabia Saudita pareva più incerta, ovvero la forma spettacolare del Cavallino.
“Nel weekend australiano hanno dimostrato di essere un passo avanti“, ha sostenuto il 32enne. “Nei round precedenti eravamo stati vicini sia in qualifica, sia in gara e anche questo sabato sembrava che fossimo più a ridosso. Ed invece, in corsa, sono stati su un altro livello“.
Alcuni errori e una performance più simile a quella delle Frecce d’Argento, che della Rossa ha messo in crisi la scuderia energetica.
“Nel terzo settore eravamo piuttosto deboli, il che ci ha costretto a trovare dei compromessi che hanno influenzato la nostra condotta. Inoltre ci è mancato un po’ il bilanciamento. Abbiamo sbagliato direzione“, ha fatto il mea culpa nel tentativo di giustificare l’incapacità di tenere il passo della Ferrari.
“Avevamo scelto assetti e strategie differenti per le due macchine, dunque credo che impareremo molto, specialmente dalle gomme che ci hanno messo in difficoltà“, ha concluso spingendo il team a migliorare gli aspetti carenti.
Dopo tre appuntamenti Checo occupa la quarta posizione nella classifica piloti, a 41 punti dal leader Leclerc, ma soprattutto con due lunghezze di margine sul proprio compagno di marca.