La Red Bull vince il quarto GP consecutivo, ma non lo fa con Verstappen, bensì con Checo Perez, con il messicano che continua la tradizione.
Quando una Scuderia vince 5 Gran Premi su 7 disponibili c’è ben poco da fare, perché diventa chiaro a tutti come la Red Bull sia già diventata la vettura da battere, considerando anche il fatto che dopo i quattro successi di Verstappen è arrivato anche il primo posto di Checo Perez, con il messicano che torna alla vittoria dopo Baku e continua una strana e curiosa tradizione della Red Bull a Montecarlo.
Il Gran Premio di Monaco è sicuramente uno dei più amati e odiati allo stesso tempo di tutta la F1, con questo tracciato che è sempre stato molto diviso per la sua particolarità, essendo un circuito cittadino dove le curve sono molto strette e i sorpassi sono ridotti al minimo.
Vincere qui ha però tutto un altro sapore, tanto è vero che sono molti a essere convinti che un successo da queste parti valga qualcosa di più, con Sergio Perez che con il successo in questa ultima tappa ha saputo scrivere per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro di questa straordinaria gara.
La Red Bull può sorridere, perché fa così pace con il messicano dopo gli screzi di Barcellona, con l’ex Racing Point che aveva dovuto lasciare la posizione a Verstappen nonostante fosse al primo posto, e allo stesso tempo vede l’olandese allungare in classifica di tre punti su Leclerc.
Per il secondo anno consecutivo è dunque l’Energy Drink a dominare nel Principato, con Max che nel 2021 aveva interrotto una stranissima tradizione in casa Red Bull che è tornata così di moda grazie al successo proprio di Checo Perez.
La Scuderia austriaca aveva già vinto in cinque occasioni a Montecarlo, ma incredibilmente a farlo erano stati per ben tre volte in passato i secondi piloti, esattamente come è successo in questa edizione con Sergio.
Perez come Webber e Ricciardo: scudieri al potere
A Monaco si dice sempre che vince il pilota più tecnico e più abile in pista, ma alla Red Bull è sempre piaciuto e non poco sovvertire le gerarchie proprio in questo circuito, che è vero che è molto tecnico e difficile, ma che allo stesso tempo vede delle velocità molto ridotte e dunque assottiglia la differenza tra le Scuderie.
Nel 2010 arrivò il primo successo con Mark Webber che realizzò una sensazionale doppietta dopo aver ottenuto la Pole Position al sabato e con l’australiano non si può dire totalmente che fosse una seconda guida, dato che quella fu l’unica stagione della storia della Red Bull dove vennero messi sullo stesso piani i due piloti, che erano lui e Sebastian Vettel.
Dopo la vittoria del tedesco ad Abu Dhabi nell’ultima gara dell’anno, l’oceanico divenne ufficialmente la seconda scelta, ma dopo la vittoria di Seb nel 2011, fu ancora Mark a vincere a Monaco nel 2012, relegando Vettel al solo quarto posto alle spalle del rivale della stagione Fernando Alonso in Ferrari.
Un altro grande, e inatteso, successo della Red Bull a Montecarlo fu nel 2018, quando arrivò il trionfo di Daniel Ricciardo, con l’australiano che divenne l’inatteso terzo incomodo nella lotta al titolo tra la Mercedes di Hamilton e la Ferrari di Vettel, riuscendo a ottenere prima la Pole al sabato e poi il primato nella domenica.
Perez dunque diventa il terzo secondo pilota dalla Scuderia austriaca a realizzare questo grande e prestigioso successo in quel di Monaco e per uno come lui che non è certamente abituato a vincere è un grande traguardo.