Sergio Perez ha concluso in quarta posizione nel mondiale la sua prima annata in Red Bull. Per il messicano, tanti alti e bassi.
Il 2021 ha sancito il debutto di Sergio Perez in Red Bull. Il pilota messicano, che ha debuttato dieci anni fa esatti nel Circus, è ormai tra i più esperti presenti in griglia, grazie ad un lungo viaggio iniziato con la Sauber, per poi passare in Force India e Racing Point ed arrivare a Milton Keynes.
Dopo il grande 2020 corso con la “pantera rosa”, con la quale è arrivata anche la prima vittoria a Sakhir, Helmut Marko e Christian Horner si sono convinti ed hanno deciso di sostituire con lui il deludente Alex Albon, che in un anno e mezzo di lavoro con la Red Bull aveva portato a casa solo due podi, decisamente troppo pochi per le ambizioni della squadra.
Perez ha iniziato la stagione con un’ottima rimonta in Bahrain dopo una pessima qualifica, ma per diverse gare non ha per nulla convinto. I primi risultati si sono visti da Monaco in poi, con la ciliegina sulla torta della vittoria in Azrrbaijan. Sulla pista di Baku, da lui sempre amata come si vede dai risultati del passato, il messicano è rimasto in scia a Max Verstappen per tutta la corsa, per poi approfittare della sua foratura a pochi giri dal termine.
Alla ripartenza dalla bandiera rossa, “Checo” era stato infilato da Lewis Hamilton, che è finito totalmente lungo alla prima curva per un settaggio sbagliato sul volante. Questo ha regalato al #11 il secondo successo in carriera, con altri podi che sono poi arrivati durante l’anno. Nonostante questo, l’annata di Sergio non è da considerarsi totalmente positiva.
La Red Bull ha infatti perso il mondiale piloti, a causa del deludente rendimento totale del suo secondo pilota che ha concluso con ben 26 punti di ritardo da Valtteri Bottas. Ad Abu Dhabi però, il suo lavoro è stato straordinario nel rallentare Hamilton, in un lavoro che difficilmente il finlandese avrebbe fatto in maniera così efficace.
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Perez, grandi complimenti a Verstappen
La coppia formata da Sergio Perez e Max Verstappen sembra essere molto affiatata. I due si trovano bene in squadra e, per ora, non hanno mai avuto discussione, anche perché la Red Bull punta tutto sull’olandese che ha dimostrato di averne nettamente di più, andando a vincere anche il mondiale.
Clamorosa la differenza di punta tra i due, con il figlio di Jos primo in classifica con 395,5 punti contro i 190 del compagno di squadra: 205,5 lunghezze di gap sono tantissime a parità di vettura. Ai microfoni di “Motorsport.com“, Sergio ha parlato del suo campionato, dove ha imparato a conoscere una RB16B del tutto sconosciuta per lui, passo dopo passo.
“C’era tanta pressione per me, è stata una stagione dura e faticosa. Max non è un compagno facile da affrontare, ma grazie a lui sono diventato più forte, mi ha condotto ad un livello superiore. Lui è incredibile, è un tutt’uno con la macchina sia in prova che alla domenica“.
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Perez sa di dover aumentare le proprie prestazioni in vista del 2022, anno della rivoluzione regolamentare: “Certamente ho bisogno di crescere il prossimo anno, e sento che posso aumentare ulteriormente il mio livello per stare davanti. Spero che arrivi anche il titolo costruttori, lo abbiamo perso per varie sfortune avvenute durante la stagione. Tra pochi mesi ci riproveremo“.