Valtteri Bottas non ha proprio mandato giù il finale di campionato appena passato perché purtroppo gli è costato davvero caro.
Il Mondiale del 2021 è terminato nel modo più incredibile e clamoroso possibile, con le polemiche che sono continuate e che non hanno intenzione di fermarsi e Valtteri Bottas ha spiegato apertamente come non sia stato per lui solamente un dispiacere umano per il proprio compagno di squadra.
In Finlandia nessuno non conosce Valtteri Bottas che è considerato da tutti come un vero e proprio simbolo e orgoglio nazionale ed è dunque normale che al termine del Mondiale 2021 tutti abbiano voluto cercare di intervistarlo per poter scoprire dettagli sul suo futuro e soprattutto su quale stranissima giornata ad Abu Dhabi.
Intervistato ai microfoni del podcast finlandese “Suoraa puhetta minusta” gli è stato chiesto come abbia vissuto quell’ultimo giro nel Gran Premo degli Emirati Arabi Uniti che ha portato alla vittoria finale di Max Verstappen e l’intervistatore, probabilmente sapendo una clausola particolare del suo contratto, gli ha chiesto che aveva immaginato che sarebbe stato un giro abbastanza costoso per lui.
Bottas ha confermato infatti che all’interno del suo accordo con la Mercedes non vi è ovviamente solamente un fisso, ma anche tutta una serie di bonus che sono legati alle prestazioni e ai successi, non solamente suoi personali, ma anche di squadra.
Uno dei bonus più importanti è quello derivato dalla doppietta “Classifica piloti-Classifica costruttori”, infatti questo permette alla Scuderia di assicurarsi che il secondo pilota sia sempre stimolato di poter aiutare il proprio compagno in ogni situazione per portarlo alla vittoria finale.
La Mercedes aveva già in tasca il titolo costruttori e in caso di successo di Lewis Hamilton anche per Valtteri sarebbe scattato questo sensibile aumento di contratto che lo stesso Bottas ha affermato di essere di svariati milioni di euro.
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La perdita quindi è stata non indifferente, ma il finlandese ha dimostrato di saperci ridere e scherzare su dicendo apertamente che per fortuna quei soldi non erano ancora stati spesi.
Bottas: un secondo pilota determinante per i successi
Il ruolo del secondo pilota viene troppo spesso sminuito e relegato dunque a semplice accompagnatore alle vittorie del più quotato primo, ma senza un guida di livello al proprio fianco nessun campione potrebbe vincere da solo.
I casi sono davvero rari nella storia e quando sono avvenuti è dipeso dal fatto che la Scuderia era talmente superiore alla concorrenza che poteva permettere alle sue due guide di potersi scannare in pista e dimostrare sull’asfalto chi era davvero il migliore dei due.
Bottas è arrivato alla Mercedes dalla Williams per sostituire il campione del mondo in carica Nico Rosberg, dopo che a Stoccarda avevano trascorso tre anni d’inferno, vincenti grazie ai successi di Hamilton e del tedesco, ma di gelo totale nel muretto.
Valtteri è stato l’uomo giusto al momento giusto, un pilota dal sicuro affidamento, bravissimo nella fase difensiva, ma senza quella grinta necessaria in fase di sorpasso per diventare uno dei primi e dare fastidio ad Hamilton.
Rimarrà per sempre leggendaria la sua difesa in occasione del GP di Spa nel 2018, dove fu un vero e proprio muro nei confronti di Sebastian Vettel contribuendo così al successo del suo compagno.
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In Mercedes Bottas ha sempre aiutato nel successo del titolo costruttori e nel 2019 e nel 2020 si è anche tolto lo sfizio di diventare vicecampione alle spalle di Hamilton.
Ora inizierà la sua avventura in Alfa Romeo, sicuramente meno retribuita ma più stimolante, con il ruolo di primo pilota e maestro del giovane cinese Zhou, peccato solo per quei milioni volati via nell’ultimo giro ad Abu Dhabi.