Kimi Raikkonen è stata un’icona della F1 del nuovo millennio e il suo addio dalle corse nella passata stagione non è passata inosservata.
Non è per nulla facile essere in grado di entrare nella storia mondiale della F1 come è stato in grado di fare Kimi Raikkonen, con il pilota finlandese che rappresenta a tutti gli effetti la bellezza e la magnificenza di questo strepitoso motorsport, per questo motivo il suo addio dalle corse è stato sicuramente qualcosa di molto triste e problematico per tutti coloro che hanno sognato con lui al volante.
La Ferrari non vince il Mondiale dalla stagione 2007, anno in cui fu Kimi Raikkonen a trionfare davanti a tutti al termine di un’annata a dir poco pazza, con le McLaren di Lewis Hamilton e di Fernando Alonso che hanno passato prevalentemente il tempo a scannarsi e a togliersi punti.
Non si può però negare il fatto che Kimi servisse come il pane all’albo d’oro, per questo motivo è assolutamente giusto così, con il suo trionfo che permette così di fare pace con le grandi competizioni automobilistiche, anche perché personaggi come lui ce ne sono stati davvero pochi.
Sono diventate leggendarie le sue sparate durante le interviste, momenti davvero meravigliosi nei quali ha a più riprese deciso di parlare male della Federazione e molto spesso anche della propria Scuderia, con alcuni Team Radio che sono stati a dir poco esilaranti.
In un’intervista a Formel1.de ha però deciso di parlare ancora una volta del pilota finlandese l’ex Marc Surer, guidatore svizzero che non ebbe moltissima fortuna in carriera, ma oggi viene visto come uno dei più fini commentatori che ci possano essere in giro per l’Europa, nonostante qualche strafalcione.
“Raikkonen aveva bisogno di ritirarsi, si vedeva per lui che l’ultimo anno è stata una vera e propria sofferenza, in particolar modo durante le qualifiche, un momento che per lui sembrava non dover finire mai.”
A sostituire Kimi Raikkonen come prima guida dell’Alfa Romeo ci ha pensato il connazionale Valtteri Bottas, tanto è vero che l’ex Mercedes sta dimostrando a tutti gli effetti di poter essere un grande guidatore per una vettura non di primissimo livello come quella italosvizzera, con il suo rendimento che sta sorprendendo tutti.
Lo steso Surer ha spiegato come secondo lui Bottas non fosse nulla più che un buon pilota, con la Mercedes che gli ha dato la possibilità di togliersi qualche soddisfazione, ma alla fine è stata sicuramente una critica ingiusta e sbagliata, perché il finlandese sta facendo vedere tutto il proprio talento.
Anche in Alfa Romeo si capisce perché non avrebbe mai potuto diventare un campione del mondo, troppa è infatti la sua paura in occasione dei sorpassi in gara, ma la costanza in qualifica gli ha permesso anche in questa stagione di entrare nei primi dieci al sabato in ben 5 occasioni su 6.
La vettura è profondamente migliorata rispetto alla passata stagione e sicuramente questo ha aiutato e non poco l’ex Williams, ma l’ombra ingombrante di Kimi Raikkonen sembra essere definitivamente stata allontanata, con l’Alfa che dunque si gode il suo Boscaiolo dopo Iceman.
Sarebbe stato bello vedere anche Giovinazzi con questa monoposto e magari una lotta interna proprio con Bottas, cosa che non può avvenire con l’acerbo cinese Zhou.
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