Le tensioni sociali legate alle restrizioni come il green pass e ai controlli dovuti alla recente pandemia da Covid-19, hanno favorito la nascita di un gran numero di complottisti. Un fenomeno che investe più o meno in tutte le classi sociali e riguarda anche i poker player.
All’inizio di agosto di quest’anno, le regole per la nuova edizione delle World Series of Poker sono state pubblicate. Tra di queste è balzata agli onori delle cronache una nota che il casinò di Rio, location che ospiterà l’evento, riservato il diritto di cancellare la partecipazione di quei giocatori che sono considerati ad oggi un rischio potenziale di contagio da Covid-19.
Le regole originali però sono state cambiate. Al momento i concorrenti sono sì tenuti a presentare il certificato di avvenuta vaccinazione prima della loro prima registrazione del torneo, ma non sono più costretti ad allontanarsi dall’area del torneo, anche se stati in contatto con persone positive al contagio, “se sono vaccinati con ciclo completo entro i parametri di tempo appropriati e rimangono asintomatici dal momento dell’esposizione”. Questi provvedimenti hanno però lasciato non pochi giocatori molto scontenti e le rimostranze non hanno tardato a farsi sentire.
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Covid: le critiche da alcuni giocatori di spicco
A farsi portavoce delle critiche più aspre circa questi provvedimenti, troviamo Alex Foxen e Kristen Bicknell, entrambi campioni di vecchia data, con oltre 20 milioni di dollari di attivo in eventi ufficiali.
Le critiche dei due sono incentrate principalmente sul mettere in dubbio l’aver fatto un ciclo completo di vaccinazioni come parametro per valutare la sicurezza della presenza all’evento, discriminando, a dir loro, coloro che per qualche motivo non vogliono sottoporsi alla prevenzione.
“Non sono anti-vax! – twitta Kristen Bicknell – Sono ANTI SHAMING verso coloro che decidono di non prendere il vaccino per il Covid”, aggiungendo però un controverso: “I medici che cercano di parlare sono stati censurati.”
Come è possibile questa discrepanza?
Razionali e freddi calcolatori al tavolo da gioco, complottisti nella vita
Questo il profilo del pro-player di poker che crede e diffonde notizie da complottisti circa i vaccini o la pandemia in generale. Un giocatore di poker di alto livello spende decine o centinaia di ore a studiare e fare ricerca su ogni dettaglio del gioco. Il metodo scientifico in questo processo è più che fondamentale, pertanto a questi non si può certo imputare una carenza di cultura o di conoscenze circa il metodo.
Per quale motivo allora questa assurda incoerenza? In parte forse la poca voglia di approfondire argomenti che esulano dal proprio campo di specializzazione. In parte magari per un bias che li spinge a sovrastimare le proprie capacità di analisi in generale. Essendo molto abili in uno specifico campo, facilmente si crede di poter usare gli stessi modelli ad altri aspetti. Purtroppo però è questa la ricetta del disastro annunciato, che sia nel poker come in qualsiasi altro ambito.
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