Il futuro di Pol Espargarò in Honda è fortemente in bilico: servono risultati per guadagnarsi il rinnovo. L’ex KTM sta faticando, ma ha un piano.
Il terzo posto conquistato da Pol Espargarò nella prima gara del 2022 in Qatar aveva illuso. Sembrava che lo spagnolo potesse finalmente essere competitivo con la Honda, ma i successivi piazzamenti sono stati sotto le aspettative.
Dodicesimo in Indonesia, ritirato in Argentina, tredicesimo negli Stati Uniti, nono a Portimao e undicesimo a Jerez. Il rendimento è certamente negativo, soprattutto se comparato con quello del suo compagno di squadra Marc Marquez. Ci può stare che l’ex KTM arrivi dietro all’otto volte campione del mondo, però la differenza è troppa in questo momento.
Avendo un contratto che scade a fine 2022, il fratello di Aleix deve impegnarsi molto per guadagnarsi la conferma dal team Repsol Honda. Ci sono già rumors che danno Joan Mir, in uscita dalla Suzuki, come possibile nuovo innesto della squadra. Nelle scorse settimane anche rider come Jorge Martin ed Enea Bastianini sono stati accostati a HRC.
Pol Espargarò ha provato a spiegare perché il suo rendimento sulla moto non è più quello visto nei test pre-campionato e neppure nel primo gran premio in Qatar: “Non ci sono più quelle condizioni – riporta Todocircuito.com – mentre la moto è più o meno la stessa. Se manca grip, soffro più degli altri. Il problema non è che non ho feeling con la moto, il problema è che rispetto ad altre siamo lenti. Questa è la verità”.
Il pilota catalano ritiene che non ci sia stata troppa differenza tra lui e Marquez a Jerez e che ci sia stato un fattore a fare la differenza: “È molto importante partire davanti. Se parti indietro come ho fatto io e non hai un ritmo incredibile, è quasi impossibile recuperare. Devi essere mezzo secondo più veloce per superare, sennò stando dietro le gomme si surriscaldano”.
Espargarò vuole dare tutto per riuscire a meritarsi il rinnovo con Honda, anche se sarà tutt’altro che semplice: “Resteremo insieme fino a fine anno e nel frattempo vedremo cosa succederà coi contratti. Sono felice alla Honda e non mi hanno comunicato nulla. Serve aspettare, è prematuro parlarne adesso. Credo che negli scorsi anni le cose siano state fatte velocemente e ora si sta tornando a una dinamica più naturale. Sono veloce e ho fiducia nel riuscire a ribaltare la situazione”.
Pol non si arrende affatto. Anche se non sta ottenendo i piazzamenti che lui e il team desiderano, non intende darsi per vinto. Lotterà al massimo per dimostrare di meritare il posto nella squadra ufficiale Honda. Fondamentale fare bene nelle prossime gare a Le Mans, Mugello e Barcellona. La sua volontà è di rimanere in MotoGP ancora per un po’ di anni e sa che servono risultati.
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