Privacy violata? Ecco quanto costa alle grandi aziende del web

La privacy è un qualcosa che viene considerato intoccabile da diversi anni, per questo motivo i costi che ne seguono sono enormi.

Non ci sono assolutamente dubbi sul fatto che la privacy sia considerato un dovere assolutamente intoccabile, per questo motivo sono tantissime le persone che hanno dei dubbi giorno dopo giorno sul fatto che i social network possano in qualche modo rubarla, ma le conseguenze sono catastrofiche.

Privacy
Adobe

Avere la possibilità di poter navigare in totale tranquillità all’interno della rete sicuramente è un diritto assoluto che devono avere tutti gli utenti.

Nessuno infatti può mettere in discussione il fatto che la privacy debba essere sempre e comunque tutelata, con delle leggi che sono diventate davvero sempre di più severe e nel corso del tempo.

Nonostante questo sono ancora tantissimi colossi della rete che non riescono assolutamente a capire che questo è un diritto assolutamente inviolabile e non può essere minimamente sfiorato, per questo motivo molto spesso si va in tribunale.

Tante volte si pensa che avendo un grosso avvocato tantissimi soldi si ha la possibilità di poter vincere qualsiasi tipo di causa, ma non è assolutamente così.

Negli ultimi anni infatti sono state tantissime le persone che hanno deciso di portare davanti a un giudice le più importanti aziende del mondo di internet, alcuni successi che non sono assolutamente mai mancati nel momento in cui si parlava di privacy.

Ecco dunque infatti come il totale degli sborsi dei giganti del web all’interno del mondo della privacy nei confronti dei loro utenti è stato addirittura di un totale di ben 8,1 miliardi di euro una cifra davvero spaventosa.

A essere maggiormente colpito è stato sicuramente il mondo di Facebook, con l’azienda legata a Zuckerberg, che di recente ha cambiato nome in Meta, ma nonostante questo ha dovuto tirare fuori la bellezza di 6,6 miliardi di euro per risarcire.

Dunque si tratta assolutamente di un vero e proprio problema a livello nazionale, con gli Stati Uniti che hanno dimostrato di essere assolutamente la nazione più intenta a punire questo tipo di errori.

La privacy è un diritto sacro e intoccabile negli Usa

Ovviamente non è solamente l’azienda Meta e Facebook ad avere problemi da questo punto di vista, ma sono cresciuti sempre di più nel corso del tempo una serie di querele ai danni anche di altri grandi nomi.

Uno dei più importanti è stato portato avanti con Google, dato che dal 2018 a oggi abbiamo potuto assistere a un totale di ben 13 casi riguardanti la violazione della privacy e in questo modo sono stati dovuti essere rimborsati ben 676 milioni di euro.

Il problema però è che noi viviamo in Europa e non negli Stati Uniti e da questo punto di vista la nazione a Stelle e Strisce ha dimostrato di avere decisamente il pugno duro nei confronti dei trasgressori.

Nel Vecchio Continente invece sembra essere tutto molto più leggero e passabile, anche uno Stato che ha deciso di non farla passare liscia è stato Lussemburgo, con la nazione cuscinetto che ha inflitto ad Amazon una multa clamorosa e pazzesca di ben 746 milioni di euro. La speranza è che nessuno tocchi mai la privacy, ma state molto attenti a non farlo negli Stati Uniti.

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