Il manager di Quartararo torna a parlare del rinnovo del campione MotoGP e fissa la condizione per arrivare alle firme.
Tra i temi extra-pista più interessanti della MotoGP c’è sicuramente il mercato piloti. E tra gli argomenti più chiacchierati c’è senza dubbio il rinnovo di contratto di Fabio Quartararo, in scadenza con la Yamaha.
La casa di Iwata ha tutto l’interesse nel trattenere il francese, l’unico in grado di vincere e di fare buoni risultati in generale con la M1. Il suo addio sarebbe una mazzata tremenda per il team. Ci sono buoni rider sul mercato, ma non è detto che sappiano essere efficaci quanto lui sulla moto.
Il problema principale della trattativa non sembra essere tanto economico, anche se comunque un aumento di stipendio consistente va corrisposto, ma più tecnico. Il pilota chiede garanzie tecniche precise, dopo essere rimasto deluso dalla nuova M1. Vuole che in Giappone lavorino di più e meglio per migliorare la moto. Lin Jarvis è fiducioso.
Quartararo si attendeva una Yamaha progredita in termini di velocità massima sui rettilinei, invece non ci sono stati significativi passi avanti. Il motore, a suo avviso, è il problema principale della M1 e aveva richiesto un cambiamento che poi non c’è stato. In ottica 2023-2024 vuole rassicurazioni concrete, altrimenti niente rinnovo.
Il suo manager Eric Mahé ha parlato a Canal Plus dello stato della trattativa in corso e ha ribadito le pretese in essere: “Siamo delusi da quest’inverno e stiamo approfondendo le cose che Yamaha sta implementando per il prossimo anno. Parlo del motore e anche di tutto il resto. Serve del tempo, vogliamo garanzie”.
Le garanzie tecniche sono il nodo cruciale della negoziazione tra Mahé e il team di Iwata. Il manager aggiunge che comunque la priorità è rimanere con l’attuale marchio: “L’intenzione è rimasta quella di continuare con Yamaha, però ci sono stati alcuni eventi che hanno fatto pensare di andarsene. Fabio è il campione e tutti lo vogliono”.
Quartararo, al netto delle critiche riguardanti la M1, è comunque grato alla Yamaha per aver creduto in lui in MotoGP. Vero che dopo il titolo conquistato nel 2021 si aspettava di più a livello tecnico e ha rilasciato diverse dichiarazioni severe all’indirizzo della casa di Iwata, però la sua priorità è quella di restare.
Anche se Mahé sottolinea che a Fabio le alternative non mancano, in caso di addio, bisogna dire che sono tutte dei rischi e che comunque le opzioni sono davvero limitate con l’uscita di Suzuki. Andare in Honda con Marc Marquez e una RC213V che potrebbe non sposarsi col suo stile di guida sarebbe “pericoloso”.
KTM ha grandi risorse economiche, però ci sono dubbi sul valore della moto. Aprilia è in grande ascesa, ma economicamente può investire meno della concorrenza e probabilmente non potrebbe accontentare la sua richiesta di ingaggio. Ducati, invece, vuole puntare sui piloti che ha già sotto contratto e dunque non è una soluzione percorribile.
Alla fine Quartararo e Yamaha raggiungeranno un accordo, questa è la sensazione. Da capire le tempistiche, però sarebbe sorprendente se le firme non dovessero arrivare.
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