La rake, o “cagnotta”, è la tassa che paghiamo alla casa da gioco per partecipare a una partita di poker. Ancora oggi molti giocatori si chiedono per quale motivo con quale criterio il dealer prelevi qualche gettone da ogni piatto.
Nei tornei, sit&go e cash game, il guadagno della casa da gioco consiste in una piccola fee che viene applicata ogni qual volta si paga un’iscrizione a una partita in modalità torneo. Se ad esempio ci iscriviamo a un torneo 1,000+50 euro, significa che dei 1,050 euro che andremo a pagare per partecipare al torneo, 1000 andranno a comporre il montepremi e 50 verranno lasciati alla casa per coprire le spese dell’evento e il personale. Talvolta oltre a questi viene applicata anche la cosiddetta “dealer tax” ossia una trattanuta ulteriore sul montepremi in gioco, specifico per le spese realtive agli impiegati. In genere si è nell’ordine del 3-5% al massimo.
Quando però giochiamo una partita cash game, il rake viene quasi sempre calcolato in percentuale su ogni piatto e prelevato dal dealer prima di consegnarlo al vincitore della mano in corso. Raramente certe case da gioco fanno giocare senza rake sui piatti, ma pagando una sorta di canone fisso per ogni ora di gioco. Questa sarebbe in genere la modalità più conveniente per i giocatori e talvolta che per la casa, in ottica di pianificazione migliore delle entrate, ma ancora poco utilizzata e quindi vista con sospetto dai giocatori.
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Come abbiamo visto il modo più comune per prendere la rake nel cash game, è quella di prelevare man mano la percentuale stabilita da ogni piatto. A seconda del tipo di partita, dei limiti di gioco e della variante giocata, la percentuale di rake per una partita dal vivo varia in genere tra il 2% e il 5%. Quasi sempre viene poi applicato un cap all’importo della rake per singolo piatto. Se ad esempio la rake è del 4% con cap $25, significa che per ogni piatto, a prescindere dall’importo, non verrà mai prelevato più di 25 dollari. Se avremo quindi un pot di $450, la rake del 4% sarà di $18, mentre su un piatto di $900, non pageremmo i $36 del suo 4%, ma solamente il cap di $25.
Dovessi trovare percentuali maggiori o addirittura partite (da delinquenti) senza cap, evita proprio di sedermi in quanto il grosso del profitto che possiamo fare finirebbe inesorabilmente nelle casse della poker room. E decisamente non è ciò che vogliamo.
Dal momento che il dealer deve, oltre a seguire i giocatori e le puntate dando indicazioni, tenere a mente l’importo del piatto e calcolare al volo la rake da trattenere ogni volta che finisce una mano. Per non impazzire e poter lavorare molte ore senza fondersi le meningi, sono soliti usare delle scorciatoie, così da non occupare inutilmente la loro “potenza di calcolo” mentale. Prendere in prestito questi trucchetti può venirci molto utile, sia nell’abituarsi a contare il piatto e saperne sempre l’entità, sia per controllare che qualche dealer, in modo furbo o sbadato, ci trattenga più del dovuto.
Per calcolare il piatto si tratta semplicemente di fare delle addizioni. Il modo più veloce è scomporre i numeri nelle loro centinaia, decine e unità e sommare per gruppi. Se ad esempio devo sommare 23, 134 e 88, il calcolo viene molto più agevole facendo mentalmente (3+4+8) + (20+130+80) o addirittura (3+4+8) + (20+30+80) + (100).
Un altro metodo molto semplice consiste nel togliere dal secondo numero le unità che servono a completare la decina successiva del primo. Ad esempio per fare 77 + 94, viene molto semplice se pensiamo di fare (77+3) + (94-3) = 80 + 91. Oppure, ancora più comodo quando siamo vicini a cifre tonde come il 100, fare (77-6) + (94+6) = 71 +100
Il trucchetto più usato per calcolare la rake è poi di dividere il totale del piatto, per il rapporto con 1 (ad esempio 100:4=25:1, 100:5=20:1 e cosi via), anzichè moltiplicare la percentuale e dividere per 100 come si fa abitualmente. Se ad esempio devo calcolare una rake del 5% su un piatto da $180, viene molto più comodo fare 180:20 = 9, piuttosto che fare il classico calcolo 180 x 9 /100.
Se dobbiamo calcolare quindi una percentuale del 4%, sarà sufficiente contare quante volte il 25 sta nel totale del piatto, lasciando da parte eventuali resti. Per una percentuale del 5% quante volte il 20 e così via.
Abituarsi a calcolare piatto e rake “in background” andrà quindi a fornirci un ottimo vantaggio in termini di informazioni utili per il gioco (non conoscere la size del piatto non permette neanche di usare le pot odds per le valutazioni più basilari. Il che equivale grosso modo a giocare a caso, nè più nè meno.
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