La Red Bull è campione del mondo non solo piloti, ma anche costruttori, al termine di una splendida gara da record assoluto nella storia.
Si tratta a tutti gli effetti del mondiale più trionfale della storia della Red Bull, con la scuderia austriaca che riesce così a laurearsi per la sesta volta campione del mondo in classifica piloti, con Max Verstappen che trionfa anche a Suzuka e permette così alla scuderia dell’energy drink di realizzare un record personale.
Festa grande al termine del Gran Premio del Giappone in casa Red Bull, con la scuderia austriaca che a che ora rimane solamente con il fiato sospeso per quanto riguarda lo scandalo legato alla Budget Cap.
Intanto però a livello sportivo non ci sono stati assolutamente dubbi che questo 2022 possa essere considerato ampiamente come il trionfo assoluto della Red Bull.
Una vittoria davvero da altri tempi che riporta la memoria al 2011 alle 2013, anni nei quali Sebastian Vettel proprio sulla Red Bull dominò in lungo e in largo il Mondiale ottenendo il successo con larghissimo anticipo.
Il 2022 però è stato in grado di essere ancora migliore e più soddisfacente rispetto al passato perché proprio in questa stagione c’è stata la possibilità di realizzare un altro grandissimo record.
La Red Bull aveva ottenuto il suo record di vittorie prima nel 2011, con un totale di 12 successi, derivati da 11 primi posti del tedesco e uno del suo secondo Mark Webber, mentre nel 2013 furono ben 13 i successi di Sebastian Vettel contro lo zero dell’australiano.
Quest’anno invece la situazione si è ancora maggiormente migliorata, con Verstappen che ha vinto in 12 circostanze, mentre Sergio Perez ha trionfato sia a Montecarlo che a Singapore, portando così il totale dei trionfi a quota 14.
Mai dunque nella storia della Red Bull c’era stata la possibilità di vincere per così tante volte all’interno di un solo Mondiale, anche se giustamente bisogna ricordare come queste edizioni siano molto più ampie rispetto al passato.
Red Bull mai così vincente: si può fare ancora meglio
Dunque la Red Bull non era mai stata in grado di vincere per 14 volte all’interno di un singolo mondiale, con questa edizione che comporterà un totale di 22 gare rispetto alle 19 del 2011 e del 2013, ma c’è un dettaglio che imponevano ottenuto in considerazione.
Sebbene effettivamente il record alla fine verrà ottenuto all’interno di una stagione con più gare, il primato è stato ottenuto alla gara numero 18, anche in quella direzione ci sarebbe stato il tempo materiale per raggiungere questo obiettivo.
È assolutamente chiaro a tutti come la superiorità della Red Bull sia stata evidente e lampante, con Verstappen che ora vuole entrare sempre di più nella storia e ha quattro gare per poter vincerne una ed eguagliare il record di Sebastian Vettel di 13 trionfi e di due per superare il tedesco.
Nella storia in generale invece della Formula 1 la Red Bull non avrà l’opportunità in questo mondiale di poter stabilire il record assoluto di trionfi e di una scuderia in un singolo Mondiale.
Con tre vittorie nelle quattro rimanenti avrà comunque la possibilità di salire al secondo posto solitario nella storia, ma il record assoluto rimarrà comunque alla Mercedes del 2016 in grado di vincere in 19 circostanze sfruttando la guerra interna tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg.
Ovviamente c’è tantissima Mercedes in questa classifica, dato che al secondo posto sono proprio sempre le frecce d’argento del 2014 e del 2015 a essersi fermate a 16, mentre a quota 15 troviamo le due grandi Ferrari di Michael Schumacher del 2002 e del 2004, senza mai dimenticare anche la McLaren nel 1988 di Prost e Senna e sempre la Mercedes del 2019.
Insomma si tratta assolutamente di una stagione a dir poco memorabile per la Red Bull, con la sua speranza che tutto non possa essere definitivamente distrutto dallo scandalo Budget Cap.