Red Bull, c’è la sorpresa: elementi in comune con un’altra monoposto

La Red Bull RB18 ha stupito tutti per le sue forme, ma l’analisi di Gary Anderson evidenzia somiglianze con l’Alfa Romeo Racing.

I test di Barcellona sono scattati alle 9 di ieri mattina, orario in cui la nuova Red Bull di Max Verstappen si è svelata al mondo sorprendendo tifosi ed addetti ai lavori. La RB18 è un’opera d’arte, con dotata di sospensione anteriore pull rod e di un curioso canale posto sotto le pance, che parte dalla zona dei sidepod.

Red Bull (Twitter)
Red Bull (Twitter)

Dalle immagini dall’alto si possono notare anche due “zanne” che terminano quasi all’altezza delle ruote anteriori: la sensazione è che Adrian Newey voglia ricreare l’effetto dei bargeboard, quest’anno banditi dal regolamento. Il geniale progettista britannico ha messo in pista una RB18 che rappresenta il massimo della tecnologia offerta dalla F1, con la sensazione che questa monoposto potrebbe davvero cannibalizzare la stagione.

Un fenomeno come Verstappen al volante è una certezza ulteriore, anche se il verdetto della pista non è mai scontato in uno sport del genere. Quel che è certo è che i piccoli problemi di affidabilità riscontrati nello shakedown di Silverstone sono già stati risolti, dal momento l’olandese ha completato ben 147 giri senza incappare nel minimo problema.

L’unica problematica che ha riguardato la Red Bull è dipesa da un piccolo errore del neo-campione del mondo, che è finito nella ghiaia rientrando ai box per circa mezz’ora. I meccanici del team di Milton Keynes hanno deciso di controllare a fondo la RB18 prima di rimandare in pista il figlio di Jos, che altrimenti avrebbe potuto anche sfondare il muro dei 150 passaggi.

Questo era l’obiettivo della squadra anglo-austriaca, il che fa intendere che l’affidabilità non è mai stata considerata come un problema. Le prestazioni, lo sappiamo, sono l’ultima cosa che viene ricercata nei test invernali, meno che meno nella prima sessione. I team potrebbero alzare un minimo l’asticella in Bahrain, dove è prevista la seconda tornata di prove dall’11 al 13 marzo.

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Red Bull, c’è una somiglianza con l’Alfa Romeo Racing

La Red Bull ha puntato su una monoposto estrema, nettamente diversa da tutte le altre specialmente nella zona delle fiancate. Per quanto riguarda la sospensione anteriore pull rod, solo la McLaren ha imboccato la stessa strada della RB18, dal momento che la Ferrari ha poi optato per un più classico push rod.

Da un’interessante analisi svolta da Gary Anderson e pubblicata su “The Race“, si evince una piccola somiglianza tra la RB18 e l’Alfa Romeo Racing di Valtteri Bottas e Guanyu Zhou. Un’analogia riguarda proprio le sospensioni anteriori, anche se il team di Himwil ha puntato sul push rod.

L’angolo tra i supporti interni del braccio oscillante anteriore superiore è più acuto rispetto all’Alfa sulla Red Bull, con il supporto della gamba posteriore più basso. La RB18 ha anche l’asta dello sterzo montata “quasi” in linea con il braccio oscillante inferiore. Come nel caso dell’Alfa Romeo, questa geometria aumenterà l’inclinazione man mano che l’auto aumenta di velocità e si comprime verso il suolo“.

Anderson ha aggiunto che la soluzione per cui ha optato Adrian Newey sarà molto difficile, almeno a stagione in corso, da copiare per le altre squadre. Le grandi innovazioni proposte sulla RB18 spiegano il motivo per cui gli uomini di Christian Horner hanno nascosto sino all’ultimo questo modello, stupendo la concorrenza nel corso dell’out lap di Verstappen di ieri mattina.

Red Bull, i dettagli della RB18 che hanno già impressionato le rivali

Ciò che è chiaro è che i tre top team, ovvero i campioni del mondo piloti in carica, la Mercedes e la Ferrari hanno optato per tre concetti diametralmente opposti. Ad oggi, è impossibile parlare di quale sia il migliore, ma occorrerà aspettare ancora qualche settimana per il verdetto definitivo.

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