La questione Budget Cap sta facendo molto discutere e Christian Horner, boss della Red Bull, è molto preoccupato per i suoi uomini.
In casa Red Bull si può essere molto soddisfatti dopo la prima parte di stagione. In archivio ci sono già nove gare, di cui sette sono state vinte, sei con Max Verstappen ed una con Sergio Perez a Monaco. Solo nel 2011 il team di Milton Keynes aveva eguagliato questo risultato, con Sebastian Vettel dominatore in sette occasioni, lasciando solo due successi alla McLaren con Lewis Hamilton in Cina e Jenson Button in Canada.
La Ferrari è l’unica che può pensare di dar battaglia alla RB18, ma a causa di problemi di affidabilità ed errori strategici, il gap è molto importante. Charles Leclerc insegue a -49 ed è anche alle spalle di Checo per tre lunghezze, mentre il Cavallino paga ben 76 punti dalla Red Bull tra i costruttori.
Questa situazione non era pensabile nemmeno nei peggiori incubi dei tifosi della Scuderia modenese dopo le prime tre gare, quando il campionato appariva già indirizzato verso il monegasco. Inutile girarci troppo intorno, quella di Silverstone rappresenterà l’ultima chiamata, e se anche lì si dovesse mancare l’appuntamento con la vittoria, il mondiale sarebbe già finito.
Tuttavia, c’è una preoccupazione all’interno della squadra di Christian Horner, e ciò riguarda il Budget Cap. A dire il vero, sono molti i team preoccupati dal tetto massimo di spesa, soprattutto a causa degli alti tassi di inflazione che hanno portato i membri del paddock a porsi qualche domanda relativamente alla nuova misura imposta dal Circus.
Red Bull, Horner lancia l’allarme licenziamenti
Il team principal della Red Bull, Christian Horner, ha ripetutamente affermato che diverse squadra di F1 incontreranno problemi se non si interverrà e presto ampliando i limiti imposti dal Budget Cap. A causa dell’inflazione mondiale, il tetto di 140 milioni di dollari non può più essere rispettato, pena problematiche importanti per le aziende.
Secondo lui, questo creerà problemi molto seri. Horner si aspetta che qualcosa andrà a cambiare in breve tempo perché c’è un rischio molto serio e che è legato al lavoro degli uomini dei team. Centinaia di dipendenti della Red Bull dovranno essere licenziati per rimanere nei limiti del budget.
“Il modo in cui progetti la tua auto è sotto il tuo controllo. Puoi crearlo tu stesso con un gruppo di designer, ma quello che vediamo al momento è che non abbiamo più alcun controllo su questo. Il costo dell’inflazione colpisce le aziende di tutto il mondo“, racconta a “Sky Sport“.
Horner cita un’inflazione dell’11% in Gran Bretagna, dove si trova la fabbrica della Red Bull. “Ha un effetto diretto su personale, materiale, elettricità, merci e parti. Penso che sia una situazione di forza maggiore e la FIA dovrebbe intervenire“. Effettivamente, è difficile contraddire le parole del boss del team di Milton Keynes, apparso molto preoccupato.
Secondo Horner, la Red Bull non è certamente l’unico team iscritto alla massima serie che ne risentirà. L’ex pilota britannico teme il peggio: “Probabilmente circa il 50% delle squadre supererà il budget cap entro la fine dell’anno, se continua così. Forse anche di più e la FIA deve capire la situazione“.
Questo significa che se le regole non cambiano, la FIA dovrà intervenire con sanzioni. Questo potrebbe avere conseguenze importanti per il campionato del mondo. “E non vogliamo che i Mondiali finiscano in tribunale, a Parigi davanti alla FIA. Quest’anno abbiamo ancora sei mesi di tempo, dobbiamo intervenire ora“.
Soprattutto i team più grandi con una grande forza lavoro possono finire nei guai seri. Horner spiega quale sarà l’impatto sullo staff se la Red Bull dovrà attenersi al limite di budget. “Ognuno dei top team dovrebbe sbarazzarsi di circa due o trecento persone anche solo per avvicinarsi. È la cosa giusta da fare?”
“Dobbiamo trovare una soluzione. Nessuno avrebbe potuto prevederlo“, ha detto Horner. “Abbiamo abbassato il limite di budget di 35 milioni di dollari durante la pandemia. Nessuno è stato in grado di prevedere questi problemi“. Dubbi più che leciti quelli espressi dal team principal, nella speranza che la situazione si chiarisca presto.