La Red Bull ha a disposizione un’ottima vettura, che è però ancora fin troppo pesante. Le ultime modifiche non hanno aiutato a dimagrire.
Il mondiale di F1 targato 2022 ha visto Red Bull e Ferrari dominare la scena in questa prima parte di stagione, e con ogni probabilità saranno loro le protagoniste della sfida mondiale sino alla fine del campionato. Tuttavia, il team di Milton Keynes ha due grandi vantaggi sulla Scuderia modenese, che corrispondono ad un muretto più pronto e ad un’affidabilità complessivamente superiore.
Fa strano parlare di una RB18 più “resistente” dopo l’inizio di stagione, nel quale Max Verstappen aveva accusato ben due ritiri nelle prime tre gare, ufficialmente per problemi di pescaggio benzina. I ko di Sakhir e Melbourne avevano permesso a Charles Leclerc di volare a +46 in classifica sul campione del mondo, ma da Imola in poi è cambiato tutto.
La Red Bull si è presentata con diversi sviluppi che le hanno permesso di perdere 4 kg, guadagnandone in bilanciamento e, dunque, ottenendo una migliore gestione delle gomme. La doppietta ottenuta a casa della Ferrari ha riaperto tutti i conti, aprendo una striscia di sei vittorie consecutive per la squadra gestita da Christian Horner.
La Ferrari ha risposto con un sostanzioso pacchetto di aggiornamenti portato sulla F1-75 a Barcellona, che avevano ridato al Cavallino una chiara superiorità prestazionale. Da quel momento in poi sono però sopraggiunti i problemi tecnici, con Leclerc costretto al ritiro ed a cedere per la prima volta in stagione la leadership del mondiale. La stessa cosa è avvenuta tra i costruttori.
A Monte-Carlo, le Ferrari hanno dominato sia le qualifiche che la prima parte di gara sul bagnato, ma qui è sopraggiunta la scellerata strategia che ha regalato il primato a Sergio Perez, vincitore davanti a Carlos Sainz, Verstappen e Leclerc, che dal primo posto è stato fatto precipitare addirittura al quarto.
A Baku, il monegasco ha piazzato la solita pole position, ma come a Barcellona ci ha pensato la rottura della power unit a privarlo del successo, e tutti questi problemi lo hanno costretto a partire dal fondo in Canada, per via della delibera della quarta unità propulsiva. Il colmo c’è stato a Silverstone, dove l’ennesima strategia errata ha favorito la prima vittoria in carriera di Sainz, con Leclerc che ha dovuto aspettare l’Austria per tornare a vincere.
Il team di Milton Keynes ora è tornato a rincorrere sul fronte delle prestazioni, a causa di una monoposto ancora troppo pesante. Da quello che si afferma nel paddock, pare che gli sviluppi che sono stati portati a Silverstone abbiano fatto riguadagnare peso alla monoposto di Adrian Newey, che infatti in Austria è tornata a soffrire il consumo gomma, cosa che, in maniera così netta, non si vedeva da Bahrain ed Australia.
Red Bull, ecco quanto costa il peso eccessivo
La Red Bull era nata come una vettura molto pesante, che arrivava a toccare circa 814 kg, ben 16 in più del minimo imposto dalla FIA, vale a dire 798. La Ferrari, invece, è sempre stata in linea, avvicinandosi, se non pareggiando, il dato scelto dalla Federazione Internazionale per le monoposto ad effetto suolo.
L’aggiornamento di Imola aveva consentito all’entourage tecnico diretto da Adrian Newey di far risparmiare quattro chili, ma ora la situazione sembra essersi nuovamente ribaltata. Le novità tecniche di Silverstone hanno aggiunto del peso, a causa di componenti più robusti e componenti aerodinamici che, seppur più pesanti, dovrebbero compensare il tutto con delle prestazioni migliori.
Anche Max Verstappen, uomo di punta della Red Bull, crede che sul peso ci sia ancora molto lavoro da svolgere per arrivare a far rendere al meglio questa vettura: “Uno dei nostri difetti è la qualifica, siamo tutt’altro che eccezionali sul giro secco e questo potrebbe rivelarsi un problema più avanti, anche se fin qui ce la siamo cavata pur partendo dietro“.
Le stime parlando di tre o quattro decimi che si perdono al giro ogni dieci chili, per cui la Ferrari ha un gran bel vantaggio sui rivali da questo punto di vista: “Le nostre difficoltà in qualifica dipendono anche dal fatto che siamo ancora troppo pesanti. Ci stiamo lavorando, perché sul giro secco la cosa ci rallenta e non poco“.
“Tuttavia, il nostro peso eccessivo diventa un problema nettamente minore in gara perché prima di tutto non puoi spingere come in qualifica, quando sei al massimo, quindi probabilmente questo ci fornisce una mano quando abbiamo tutto il serbatoio pieno. E quel problema di peso in gara diventa molto meno visibile, ma è chiaro che non è l’ideale soprattutto in qualifica. Stiamo lavorando duramente per risolvere il problema“.
Le variabili in questa nuova F1 sono davvero tante, ma è chiaro che le vetture odierne siano troppo pesanti. Considerando il pilota a bordo ed il pieno di benzina, le monoposto arrivano a superare nettamente i 900 kg a serbatoio pieno, ovvero ad inizio gara, peso che ricorda più vetture di Le Mans che le auto della massima serie. C’è sicuramente da riflettere su questo aspetto, anche se le prestazioni non sembrano risentire più di tanto.