La Red Bull e la Honda non saranno più legate nel 2022, ma le power unit nipponiche verranno ancora usate. Tutto aperto per il futuro.
In casa Red Bull è ancora altissimo l’entusiasmo per la vittoria mondiale di Max Verstappen. L’olandese volante ha messo le mani sul titolo iridato per la prima volta in carriera, in una stagione in cui si è portato a casa la bellezza di dieci vittorie, quasi il 50% delle ventidue corse disputate.
Il figlio di Jos è stato protagonista di una cavalcata che ha dell’incredibile se consideriamo il ritardo che il team di Milton Keynes aveva dalla Mercedes nel 2020. Con il duro lavoro di Adrian Newey e dei suoi tecnici, la RB16B si è dimostrata un’arma letale, specialmente se affidata all’orange.
La Honda è tornata a festeggiare la vittoria di un campionato trent’anni dopo l’ultima volta, quando Ayrton Senna fece suo il titolo nel 1991 sulla McLaren equipaggiata dal motore nipponico. All’epoca, la casa di Sakura dominava la scena, visti i quattro titoli consecutivi vinti dal team di Woking a cui si aggiunge quello del 1987 di Nelson Piquet sulla Williams. All’epoca, la Honda mise in fila ben sei allori costruttori consecutivi dal 1986 al 1991, i primi due con il team di Sir Frank e gli altri sotto la guida di Ron Dennis.
Dopo l’abbandono targato 1992, i giapponesi sono tornati nel 1999 con la BAR, squadra che poi hanno acquistato nel 2006. I risultati sono stati scarsi, con una sola vittoria conquistata in Ungheria da Jenson Button. Dopo l’abbandono del 2008, il ritorno è avvenuto nuovamente al fianco della McLaren all’inizio dell’era ibrida, ma la partnership è stata disastrosa. Per riuscire a vincere c’è voluta la Red Bull, ed un fenomeno assoluto come Verstappen.
Verstappen, l’annuncio arrivato poco fa: accordo milionario
La Red Bull e la Honda si sono separate ufficialmente al termine del 2021. Grazie al congelamento delle power unit, il team anglo-austriaco continuerà a montare le unità propulsive prodotte a Sakura sino al 2025, sobbarcandosi tutti i costi ed occupandosi del lavoro in prima persona. Diversi motoristi sono stati acquistati dalla Mercedes per gestire al meglio tale reparto, ed anche Masashi Yamamoto potrebbe entrare a far parte del progetto.
Il boss della Honda in F1 ha rilasciato un’intervista riportata da “Motorsport.com“, nella quale fa ben sperare i tifosi del Sol Levante per il futuro: “Mi auguro davvero che la Honda decida di tornare nel Circus nei prossimi anni. Tutto dipenderà dai giovani che si appassioneranno al mondo delle corse, dovranno convincere i vertici dell’azienda con la loro voglia di fare. I cicli si ripetono, ed ho molta fiducia nel futuro“.
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“Il Covid-19 non ha certo agevolato il nostro lavoro, ma tutti gli uomini non hanno mai mollato nonostante le grandi difficoltà. Abbiamo dimostrato quanto fosse forte ed efficace la nostra tecnologia, anche quando sembrava tutto perduto. Dobbiamo ringraziare la Red Bull per l’opportunità che ci ha concesso, ma anche l’AlphaTauri che ci accolse anni fa dopo un brutto periodo per la nostra azienda“.
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