Un ingegnere, che è voluto rimanere anonimo, ha lanciato un allarme. C’è chi indica la Red Bull già nell’occhio del ciclone della FIA.
A Barcellona abbiamo avuto per tre giorni un primo assaggio della stagione 2022 di F1. Dopo presentazioni alquanto discutibili, con vetture per molti versi occultate alla vista dei fan e degli esperti, tutte le scuderie hanno dovuto togliere i veli alle vere monoposto. Grande sorpresa per la Red Bull RB18 uscita dalla penna di Adrian Newey, ma gli occhi sono stati anche per Ferrari, Mercedes e McLaren. In particolare la curiosità era nel capire la strada intrapresa da questi team su alcune aree della vettura.
Ma c’era anche grande attesa per capire se qualche soluzione adottata dai team poteva essere già messa in discussione. Il cambio di regolamento infatti ha comunque lasciato spazio all’inventiva dei progettisti, ma sappiamo bene come qualche area oscura possa spingere qualcuno ad andare al limite.
Alcune squadre hanno mostrato più di altre, ma è certo che tutte in questo momento stanno sviluppando a ritmi sostenuti in fabbrica dei nuovi particolari da portare al più presto in pista. Magari già in Bahrain, dove andranno in scena i prossimi test. Di sicuro ci saranno aggiornamenti importanti per Mercedes e Red Bull, come detto nelle scorse ore. E non saranno di poco conto.
C’è già chi parla di vettura B per le due scuderie, ossia profondamente riviste. E questo ha messo in allarme la FIA. Tanto che proprio nelle ultime ore è uscito sui quotidiani un allarmante dettaglia. Secondo un ingegnere, che è voluto rimanere anonimo e che ha parlato ai microfoni di Auto, Motor und Sport, nessuna squadra ha ancora mostrato le sue carte a Barcellona. Ma il problema è un altro. Infatti avrebbe rivelato che dalla FIA gli hanno fatto sapere che “dai dati CAD per il controllo di legalità degli aggiornamenti è già evidente che alcuni team stanno escogitando soluzioni non del tutto in armonia con lo spirito del regolamento“.
In parole povere i team stanno preparando dei particolari non a norma e che quindi potrebbero dare il via alla danza dei ricorsi. Ma soprattutto a stop da parte della Federazione. E nel mirino, neanche a dirlo, ci sono, anche se non è stato detto chiaramente, Red Bull e Mercedes, le due che hanno annunciato più cambiamenti per il prossimo test. La Ferrari infatti ha confermato che porterà poche novità e che continuerà a testare l’efficienza del materiale di cui già dispone. Una ulteriore grana quindi, dopo quella del peso minimo delle vetture, superato un pò da tutte le squadre (tranne due) e che potrebbe cambiare nelle prossime ore grazie a una richiesta alla FIA.
Di sicuro diversi team, come la Rossa, proveranno alcuni particolari per ridurre il fastidioso effetto del porpoising, che porta le vetture a saltellare in maniera molto evidente. Un problema già evidenziato con le auto degli anni Ottanta e che si è ripresentato con il ritorno dell’effetto suolo. Non tutti i team hanno sofferto allo stesso modo di questi sobbalzi e chi riuscirà a limitare questa tendenza senza sacrificare troppo assetto e sospensioni avrà, a detta del team principal Ferrari Mattia Binotto, un vantaggio. Ora vedremo se nel mirino della FIA finirà anche questo particolare.
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