Tiene ancora banco e sarà così per molto, il tema budget cap: ad Helmut Marko, non convincono le critiche del rivale, Hamilton.
In Formula 1 ci sono rivalità che si combattono in pista, ed altre che non smettono mai di rinnovare il proprio fuoco, come senz’altro quella tra Red Bull e Mercedes, incendiata poi dal Mondiale 2021. E quando è venuta fuori la grana budget cap, Lewis Hamilton non le ha mandate a dire, ovviamente. In casa dei Tori però, continuano a difendersi, pur essendo oramai appurate le colpe della scuderia, e c’è anche chi ha già risposto al pilota inglese.
“Se avessimo speso 300.000 dollari per un nuovo terreno o messo un’altra ala, è ovvio che avremmo cambiato l’esito del campionato perché saremmo stati più competitivi”, ha sintetizzato in poche ma significative parole, proprio Hamilton, davanti alle telecamere. Ora, il numero delle spese possono anche essere discusse, ma le idee del pilota sette volte campione del mondo, non sono certo da contestare, visto che ormai la Red Bull è stata dichiarata colpevole dalla FIA. Si parla di una violazione calcolata, di £ 432.652.
Budget Cap, la Red Bull è stata aiutata secondo Lewis Hamilton
Questo ormai, anche alla stessa Red Bull, non possono negarlo. Ma che il Mondiale del 2021 non sia dipeso da quello, a Milton Keynes, ci tengono a sottolinearlo. Botta e risposta che non solo c’era da aspettarsi, ma che sicuramente continuerà per diverso tempo, su questo tema. Ed infatti, è arrivata pronta la risposta all’indirizzo del pilota della Mercedes. Chi se ne è occupato? Helmut Marko.
Il settantanovenne è sempre stato protagonista di dichiarazioni anche poco simpatiche, all’indirizzo dei rivali e la Red Bull non gli chiederà certo di non alzare i toni, con un avversario del genere. Intanto, attenzione, perché proprio la Mercedes potrebbe finire per tradire Hamilton, l’anno prossimo. Per adesso però, l’inglese pensa al Mondiale sfumato ad Abu Dhabi e così, è arrivata la risposta ai microfoni di Auto Motor und Sport.
Queste, le parole beffarde di Marko: “Il 2021 è stato il primo anno del budget cap. Le regole erano un po’ confuse. Poi era troppo tardi per aggiustare tutto con dei chiarimenti. Ernst & Young ha rivisto tutto. Ci siamo dovuti fidare. Pensavamo di avere un fondo di sicurezza di tre milioni. Alla fine, sono rimasti solo poco più di 400.000 dollari. Con quei soldi, Hamilton sarebbe stato in grado di costruire un’ala anteriore. E Haas avrebbe costruito un’auto completamente nuova“.