Red Bull, c’è un problema sulla RB18: è già battaglia con la FIA

La nuova Red Bull RB18 ha fatto molto discutere per le sue forme aggressive. Tuttavia, adesso sorge un dubbio a causa del peso.

La grande paura degli appassionati relativamente alle monoposto 2022 era quella di vedere dei progetti molto simili tra di loro, a causa di regolamenti che non permettevano di discostarsi troppo dal modello presentato dalla FIA lo scorso anno. Per fortuna, le squadre sono riuscite a stupirci, portando alla luce dei capolavori di ingegneria. A guardarle, la Red Bull e la Ferrari sono coloro che hanno maggiormente sorpreso, ma tutti hanno fatto la loro parte.

Red Bull (Twitter)
Red Bull (Twitter)

La RB18 e la F1-75 sono state le due vetture più attenzionate dagli avversari e dagli addetti ai lavori ai test di Barcellona, per via dei loro concetti estremi e delle soluzioni tecniche adottate, in netta controtendenza con la concorrenza. Per giudicare la Mercedes è ancora troppo presto, dal momento che in Bahrain è attesa una versione B della W13, come era stato fatto anche nel 2019.

Rispetto agli scorsi anni, le prove invernali catalane hanno fornito ancor meno indizi utili. Tutti i team sono stati molto nascosti e quasi nessuno ha deciso di simulare un vero e proprio time attack o una simulazione di gara che coprisse una distanza simile a quella di un Gran Premio intero. Tornando a Red Bull e Ferrari, nessuna delle due ha montato la mescola C5 messa a disposizione dalla Pirelli per simulare un giro veloce, cosa fatta invece dalla Mercedes.

Ovviamente, Lewis Hamilton e George Russell non sono andati al massimo delle loro potenzialità, dal momento che ci si aspetta molto di più dalle frecce d’argento in condizioni di qualifica. L’indizio più importante, che prova questa nostra teoria, viene dall’analisi dei tempi.

Nella seconda giornata, Charles Leclerc ha girato in 1’19”689 con la C3, mentre Hamilton è arrivato ad un 1’19”138 con la C5 negli ultimi minuti del venerdì. La differenza è di appena mezzo secondo con due mescole di differenza, tra le quali dovrebbe esserci ben oltre un secondo di gap. Dunque, per parlare di prestazioni assolute è ancora troppo presto, anche se i primi indizi raccolti sulla Rossa lasciano ben sperare.

Red Bull, prime discussioni sul peso della vettura

La Red Bull, secondo un’analisi di Jolyon Palmer di qualche giorno fa ai microfoni di “SKY Sports“, sembrerebbe una monoposto troppo “pesante” al posteriore. Tuttavia, va detto che le vetture 2022 sono ingrassate per volontà della Federazione Internazionale, che ha imposto un peso minimo di 795 kg.

Secondo quanto riportato da “Auto Motor und Sport“, coloro che sono riuscite a tenersi maggiormente vicine al peso minimo sono l’Alfa Romeo Racing e la McLaren, mentre la RB18 è risultata l’auto più pesante. Ovviamente, questo rappresenta uno svantaggio, dal momento che un peso maggiore rende il veicolo meno agile in curva e più incline a consumare carburante.

La Red Bull, sempre stando a quanto riportato dalla testata tedesca, ha chiesto alla FIA di alzare il peso minimo delle auto, portandolo oltre gli 800 kg. Da quanto si apprende occorre l’unanimità delle altre squadre per accettare questa modifiche, ed Alfa Romeo Racing e McLaren potrebbero rappresentare un serio ostacolo per il team di Milton Keynes.

Questi due compagini sono motorizzate da power unit Ferrari e Mercedes, e non hanno alcun tipo di legame con la squadra di Christian Horner. La RB18 è risultata l’auto più pesante in assoluto, il che potrebbe significare un importante handicap soprattutto per le prime gare.

Tra qualche giorno si tornerà in pista in Bahrain per la seconda sessione di test, e proprio a Sakhir potrebbero essere varate le ultime decisioni prima della partenza del campionato. Dopo un anno molto teso come quello appena concluso, i primi spiragli di polemiche iniziano a sollevarsi anche sulle vetture ad effetto suolo, nella speranza che esse regalino battaglia ed emozioni.

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