La Red Bull avvia lo sviluppo e porta una nuova ala posteriore a sorpresa in Australia. Verstappen e Perez vogliono sbancare l’Albert Park.
Il mondiale di F1 torna di scena in Australia dopo un’assenza che dura dal 2019. La sfida tra Red Bull e Ferrari è al terzo atto e c’è grande attesa per scoprire cosa accadrà dopo le battaglie infernali vissute in Bahrain ed in Arabia Saudita. Il Cavallino, come si è visto, predilige le velocità in curva, mentre la RB18 si esalta sui rettilinei grazie ad un’eccezionale efficienza aerodinamica.
Sulla F1-75 non ci saranno aggiornamenti in quel di Melbourne, ma solo adattamenti al tracciato dell’Albert Park. Come abbiamo già spiegato, la pista è stata radicalmente modificata rispetto al layout originario, divenendo più veloce. Secondo le simulazioni, le monoposto saranno più rapide di circa cinque secondi rispetto al 2019, ultimo anno in cui si è disputato un GP da queste parti.
La Red Bull confida molto in questa nuova configurazione, dal momento che potrà esaltare maggiormente le qualità della RB18. La monoposto di Adrian Newey genera molto carico dal corpo vettura, ed inoltre risulta essere la meno colpita dal porpoising. Questo ha permesso agli ingegneri di schiacciarla perfettamente a terra, aumentando il carico laterale e le velocità sui rettilinei e nelle curve veloci.
A Maranello invece, si lavora ancor su un fondo che avrà l’obiettivo di limitare ulteriormente il fenomeno del porpoising, tornando presente sulla monoposto di Carlos Sainz in quel di Jeddah. Ovviamente, la Rossa non è al livello della Mercedes da questo punto di vista, e la pista di Melbourne dovrebbe presentare meno insidie vista l’assenza dei lunghissimi rettilinei dell’Arabia Saudita.
I grandi step evolutivi verranno portati ad Imola, nella prima tappa europea della stagione. La partita sta per spostarsi sul fronte degli sviluppi, con Mattia Binotto che ha assicurato che non verranno ripetuti gli errori del passato. Al contrario delle indiscrezioni, la RB18 ha invece portato a Melbourne una novità, nel tentativo di superare i rivali sul fronte delle performance.
Red Bull, nuova ala posteriore in Australia
La Red Bull si è presentata a Melbourne con un’ala posteriore riveduta e corretta, con l’obiettivo di fornire maggiore stabilità alla monoposto che sin qui ha perso il confronto con la Ferrari nei tratti misti. Secondo il giornalista olandese Erik Van Haren del “De Telegraaf“, la Mercedes avrà invece un discreto handicap in questo fine settimana.
Tutti si aspettavano una nuova ala posteriore sulla F1 W13, che il team di Brackley avrebbe dovuto introdurre per limitare la resistenza all’avanzamento ed aumentare le velocità di punta. Tuttavia, questo elemento non è stato portato, e nella pit-lane di Melbourne si è visto solo un nuovo alettone anteriore, più scarico rispetto a quello delle prime due gare.
La Ferrari, dal canto suo, ha esposto nei box di Melbourne due diversi tipi di ali anteriori, ovvero quelli utilizzati sia in Bahrain che in Arabia Saudita. Probabilmente, Charles Leclerc e Carlos Sainz affronteranno le prove libere di domani con entrambe le specifiche, per effettuare delle prove comparative e capire quale specifica utilizzare poi in qualifica ed in gara.
La Red Bull interverrà poi pesantemente sulla RB18 già da Imola, dove è in arrivo un grande pacchetto aerodinamico che punterà a ridurre di diversi chilogrammi il peso della monoposto. Questo dovrebbe portare, secondo le indiscrezioni, ad un incremento di prestazioni di circa un paio di decimi per giro.
La Ferrari, ovviamente, non può dormire sonni tranquilli, ed a Maranello si sta lavorando incessamente per portare in pista delle novità tecniche già dalla gara di casa. Per Imola si attende il tutto esaurito, ed è la prima volta che il tracciato emiliano ospiterà il pubblico dal 2006. L’obiettivo è quello di regalare una grande gioia ai sostenitori italiani.