Red Bull e l’ansia per il 2022: ecco che problema potrebbe venir fuori

Se le cose non andassero bene sin da subito per la Red Bull in F1, probabilmente potremmo spiegarcelo così.

Pronti via e chissà come andrà. Per scoprire chi merita la palma di favorito per il campionato 2022, bisognerà attendere, come spesso abbiamo già scritto, almeno le prime tre Gare del nuovo anno. Con monoposto totalmente cambiate insieme ai regolamenti, e quindi con una chance praticamente per tutti.

Red Bull F1 (Getty Images)
Red Bull F1 (Getty Images)

Però si sa, il pilota da battere è quello che ha vinto: Max Verstappen lo sa almeno quanto i propri colleghi/avversari. A mettere un po’ di pressione forse involontaria alla nuova Red Bull però, è un pilota che ha salutato i tori rossi per accasarsi alla Williams: Alex Albon, che correrà nel 2022 senza bandiera del proprio Paese.

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Red Bull: ecco qual è il problema

Il thailandese conosce molto bene il mondo Red Bull, avendovi corso in Formula 1 da secondo pilota nel 2020 ed avendo ancora un contratto in essere con gli austriaci. L’anno scorso infatti, ha momentaneamente lasciato la F1, ma ancora con i Bulls, correva in DTM, continuando comunque a far parte della squadra come terzo pilota Red Bull ed Alpha Tauri.

Ebbene, il venticinquenne nato a Londra, ha spiegato a motorsport.com, qualcosa di cui nessuno al momento, aveva tenuto conto. Avete presente il gran prezzo che Sainz e Leclerc hanno pagato per lo sviluppo della vettura del 2022? Secondo il thailandese praticamente per la scuderia dei venditori di bibite, c’è il rischio che accada l’esatto opposto. Infatti, anche vincere un campionato si porta dietro i propri strascichi, e probabilmente saranno proprio Verstappen e Checo Perez a rendersene conto.

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Ecco infatti, spiegato perché secondo Albon, in Red Bull potrebbero soffrire un pochino con le nuovo monoposto: “La Red Bull ha lavorato tantissimo sulla vettura del 2021, e la cosa ha pagato visto che Max si è portato a casa il titolo mondiale. Tuttavia, questo potrebbe rappresentare uno svantaggio in vista della prossima stagione. Il lavoro è stato diviso 50-50, con una parte del team che si è concentrata sul nuovo modello”. Allo stesso tempo però, il neo-pilota Williams ammette anche di non essere eccessivamente preoccupato per quanto riguarda le posizioni della scuderia, che saranno comunque le prime per bravura sia dei piloti che del team. Ma questo non vuol dire riuscire a vincere il Mondiale, ed Albon potrebbe finire per aver ragione.

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