La Red Bull inizia nel peggiore dei modi la sua stagione con il pazzesco zero finale e il crollo di Verstappen e Perez ricorda un precedente.
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare che la Red Bull, che aveva vinto il Mondiale piloti nella scorsa stagione, avrebbe iniziato la nuova annata con un clamoroso e inqualificabile zero con i suoi due piloti costretti al ritiro proprio nelle battute finali di un Gran Premio che li aveva comunque visti sempre alle spalle della Ferrari.
Max Verstappen è stato ampiamente quello più arrabbiato e infastidito per la situazione venutasi a creare nel box e per questo motivo ci sarà tantissimo da lavorare, ma sebbene non sembrino essere i presupposti per un’altra annata come quella, il pensiero è andato immediatamente a un altro triste e clamoroso precedente che ha visto coinvolto la Scuderia austriaca.
Avrebbe dovuto essere il grande momento della Red Bull e di Max Verstappen, che per la prima volta si presentava al pubblico come campione del mondo in carica, e dalle prove libere del venerdì erano in molti ad avere la sensazione che la vettura dell’olandese fosse la migliore in quel circuito e invece sia le qualifiche che la gara hanno detto altro.
Verstappen non ha mai avuto modo di stare davanti a Charles Leclerc e anche nella partenza non ha avuto lo sprint necessario per poter stargli davanti e a quel punto è stato chiaro per tutti che non sarebbe bastata nessuna strategia per far sì che l’olandese potesse pensare di stare davanti al monegasco.
La situazione è diventata a dir poco disastrosa nel momento in cui è stata chiamata la Safety Car per un problema alla monoposto di Pierre Gasly e a quel punto è iniziato il vero e proprio disastro, perché nonostante fossero in molti a essere convinti del fatto che la Red Bull a quel punto avrebbe potuto accorciare sulla Ferrari, da quel momento è iniziato l’assoluto e più totale disastro.
La macchina di Verstappen ha iniziato a perdere potenza ed è stata distrutta e asfaltata dalla concorrenza, con Sainz che inizialmente si è avvicinato sempre di più per poi superarlo e dopo che lo spagnolo è stato in grado di compiere il sorpasso decisivo, a quel punto la situazione è andata sempre di più peggiorando, con la monoposto che ha iniziato a crollare in termini di prestazioni.
L’olandese a quel punto si è visto sorpassare anche dal compagno Perez e dalle Mercedes di Hamilton e Russell prima di rientrare nei box per dire addio al suo triste e deludente primo appuntamento iridato, ma il peggio non aveva ancora avuto un termine.
Al giro seguente anche Sergio Perez è stato costretto a ritirarsi per un guasto alla sua monoposto che è stato totalmente incapace di ripartire e a quel punto è iniziata la fine totale che ha portato al doppio ritiro e ad avere così ancora incredibilmente zero punti in classifica costruttori e la situazione è stata tristemente la medesima del 2014.
La Red Bull ha ottenuto l’anno scorso il quinto titolo piloti della propria storia e Max Verstappen è stato il secondo a ottenere il tanto prestigioso traguardo dopo Sebastian Vettel che era riuscito nell’impresa di vincere per ben quattro anni consecutivi e il 2013 era stato ampiamente il migliore.
Le nove vittorie consecutive negli ultimi GP della stagione gli hanno permesso di entrare nel mito e nella leggenda, riuscendo così a diventare il pilota in grado di vincere più Gran Premi in maniera consecutiva e per questo motivo è stato davvero straordinario e leggendario.
I problemi arrivarono però dalla stagione seguente e il suo ultimo anno in Red Bull nel 2014 fu a dir poco da dimenticare, con il tedesco che da quattro volte campione in carica non riuscì mai a vincere nemmeno una gara e guardando con il binocolo la lotta al titolo tutta interna alla Mercedes tra Lewis Hamilton e Nico Rosberg.
Un mediocre deludente quinto posto per il tedesco a fine anno, ben dietro anche al compagno di squadra Daniel Ricciardo arrivato terzo, ma a far presagire già una stagione da incubo era stata la prima gara della stagione in Australia che aveva mostrato i primi limiti della macchina.
A causa di un problema meccanico con la Power Unit, la Red Bull di Vettel era stata costretta ritirarsi già dopo soli tre giri, lasciando così campo libero alla facile vittoria di Nico Rosberg che chiuse davanti al compagno di squadra di Seb, quel Daniel Ricciardo che però non ebbe nemmeno il tempo di esultare.
Alla fine della gara infatti i direttori di gara notarono un problema meccanico legato alla monoposto dell’australiano e per questo motivo venne squalificato e il suo secondo posto si trasformò in uno zero in classifica che di sicuro non fece piacere né a lui né alla Scuderia austriaca.
Inoltre era proprio da quel 2014 che il campione del mondo in carica non iniziava la stagione con uno zero in classifica e la fortuna di Verstappen è che questo sarà un Mondiale lunghissimo e a questo punto è chiaro e lampante a tutti come ci vorrà un’altra Red Bull per battere questa Ferrari già dall’Arabia Saudita.
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