A margine della presentazione della nuova McLaren Ricciardo parla del GP di Abu Dhabi dello scorso anno e prende le parti della Federazione e dei suoi vertici.
Daniel Ricciardo come Sebastian Vettel. I due piloti, compagni-rivali in epoca Red Bull, si sono uniti per sostenere Michael Masi. Chiacchierato e criticato per le ingerenze nell’ultimo gran premio del 2021, ovvero quello che ha decretato la vittoria iridata di Max Verstappen, l’australiano ha trovato qualcuno desideroso di assolverlo.
Come il tedesco in occasione dello svelamento della nuova Aston Martin, così il pilota di Perth durante la presentazione della McLaren ha elogiato il lavoro del direttore di gara, denunciando una problematica destinata ad acuirsi. A causa della maggior esposizione dello sport, il peso sulle spalle di chi lo deve gestire è cresciuto oltremodo.
Troppa attenzione mediatica rischia quindi di creare più danni che benefici. “A mio avviso tutti dovrebbero fare un passo indietro“, ha dichiarato il #3. “A ciascuno andrebbe affidato un ruolo preciso da esercitare senza pressioni“.
Norris fa la voce grossa con Ricciardo: “In McLaren comando io”
Ricciardo, Abu Dhabi un fallimento per la F1
Nei giorni scorsi è stata diffusa una nuova intercettazione relativa al round conclusivo di Yas Marina in cui si sente il direttore sportivo della Red Bull spingere il responsabile di corsa a non far sdoppiare le vetture dietro Safety Car e al contrario a far ripartire immediatamente l’evento così che l’olandese possa superare Hamilton e avere la meglio. Una vera propria interferenza che per l’aussie non ha fatto altro che “incasinare il tutto“.
Per questo, un approccio più tranquillo e meno persone implicate potrebbero rappresentare la soluzione.
Di simile avviso il collega di box Lando Norris, pure lui solidale con il successore di Charlie Whiting, ma desideroso di un atteggiamento più uniforme e costante da parte della Federazione. “Come noi driver siamo sotto i riflettori quando sbagliamo, lo stesso accade per chi dovrebbe sorvegliare la serie. Non è facile, inoltre errare è umano“, ha considerato l’inglese esprimendo supporto e stima verso il manager di Sydney.
F1, la Williams difende Michael Masi: come la metteranno con Mercedes?
“E’ necessario rivedere solo alcuni dettagli che possono avere un grande impatto perché la F1 deve continuare a fare successo“, ha chiosato sollecitando all’azione i federali.