Che il percorso di Schumacher in F1 sia già finito? Il commento del talent scout della Red Bull Marko nei suoi confronti è brutale.
Il destino di Mick Schumacher si sta trasformando in un vero e proprio caso tanto quanto quello di Daniel Ricciardo. Al 90% il tedesco non resterà in Haas.
Di recente il team principal Gunther Steiner ha parlato di un solo pilota sicuro nella line-up 2023. E lo stesso Kevin Magnussen, alla vigilia del round di Zanvoort, ha espresso il desiderio dell’approdo in squadra di un nome valido.
Se a ciò aggiungiamo che la Ferrari ha deciso di lasciarlo libero sul mercato, l’unica strada al momento percorribile per restare attaccato al treno della F1, sembra essere quella dell’Alpine.
A pesare a sfavore del figlio di Michael sono i risultati discontinui. Inesistenti, per la verità, nel 2021 a causa di una monoposto per nulla competitiva e ferma nello sviluppo all’anno precedente. Scarsi in questa stagione, quando si è trovato come vicino di box un driver esperto e affamato di riscatto.
La figura rimediata in avvio di campionato quando il danese guadagnava tre volte la top 10 in quattro gare, mentre lui navigava nelle parti basse della classifica, o peggio non poteva partecipare al GP come in Arabia Saudita, dopo il terribile incidente nel Q2, ha certamente influito nella valutazione del suo valore.
A sette eventi dalla chiusura, quell’8° e 6° posto firmati in Inghilterra e in Austria, suonano un po’ come causalità. Episodi, che sembravano averlo sbloccato, ma che non hanno avuto seguito. In Olanda, nel weekend appena trascorso, il 23enne si è sì messo in mostra qua e là con qualche bel riscontro cronometrico, ma poi quando contava non è andato oltre la 13esima posizione (non che K-Mag abbia fatto meglio avendo tagliato il traguardo 15esimo).
Marko boccia Schumacher, il motivo
Dunque, cosa farà Schumi dopo Abu Dhabi è tra le domande più gettonate del momento. Di sicuro non andrà in Alpha Tauri. Almeno questo è ciò che ha fatto intendere Helmut Marko.
Il cacciatore di talenti del marchio Red Bull ha escluso l’eventualità dell’ingaggio. “Non ci interessa la sua situazione“, ha affermato secco nella sua classica maniera.
Ma per quale ragione il consulente dell’equipe energetica è stato tanto determinato a bocciare l’ipotetico ingresso del tedeschino? Colpa delle performance deludenti o altro? A quanto pare la risposta è la seconda. E fa ben comprendere quanto anomala possa essere stata l’assunzione di Sergio Perez al termine del 2020, quando il messicano stava rischiando di restare fuori dal Circus nonostante la sua competitività.
“Non è uno dei nostri. Fa parte della scuola del Cavallino. Quindi non abbiamo mai trattato con lui“, ha dichiarato ai microfoni di Sky Deutschland, rivelando come sia loro interesse far crescere e portare in alto soltanto i membri del vivaio austriaco. “Abbiamo un nostro programma e ovviamente preferiamo puntare sui talenti emergenti che svezziamo“.
Dunque porte assolutamente chiuse per il #47 che molto difficilmente potrà altresì affiancare Alex Albon in Williams. Con Nicholas Latifi in uscita, attualmente in nome più gettonato resta quello di Nyck De Vries, campione 2021 di Formula E e corridore legato a Mercedes, brand fornitore di motore e cambio per la compagine di Grove.