Michael Schumacher, Ross Brawn rivela un retroscena: tifosi commossi

Michael Schumacher ha davvero cambiato le regole della F1, con il campione tedesco che ha scritto pagine memorabili di questo sport unico.

Nella storia della F1 probabilmente esiste un pre e un post Schumacher, perché il tedesco è davvero stato il più il grande pilota di tutti i tempi, almeno il più completo, capace di essere regolare quando serviva e una scheggia impazzita quando doveva portare la sua monoposto al massimo livello possibile, per questo è un grande dolore vederlo da 9 anni in queste difficili condizioni e in Federazione nessuno lo ha dimenticato.

Michael Schumacher (Ansa Foto)
Michael Schumacher (Ansa Foto)

Ci sono dei piloti che sono in grado di entrare nella storia grazie alle proprie incredibili qualità in pista, riuscendo così a far diventare normale e reale, un qualcosa che in realtà non potrebbe essere realizzabile dalla maggior parte degli esseri umani e da tutti gli altri guidatori.

Michael Schumacher è stato uno di quelli che più di tutti ha dimostrato la bellezza assoluta della F1, riuscendo a essere competitivo in qualsiasi situazione, esaltandosi nella pioggia come forse nessun’altro nella storia, per poi diventare un vero e proprio dominatore per un lustro intero guidando la Ferrari.

Proprio in questo periodo, all’inizio del nuovo millennio, ha potuto fare la conoscenza di Ross Brawn, uno dei più geniali dirigenti che mai si siano visti all’interno della F1, tanto che nel 2009 riuscì addirittura a raccogliere le macerie della Toyota per costruirsi una sua Scuderia e portarla al titolo Mondiale con Jenson Button alla guida.

Il ruolo del britannico in questo momento è ancora di primo piano all’interno della FIA, ma Ross non dimentica mai i suoi anni in Ferrari e soprattutto non dimentica quel mito vivente di Michael Schumacher, tanto è vero che probabilmente c’è un pizzico di rammarico e di commozione nel momento in cui ne esalta le gesta.

Michael era un uomo che avrebbe sicuramente adorato questa F1, perché quando correva era sempre l’ultimo a voler andare via al sabato, parlando per ore e ore con i vari ingegneri per poter carpire i grandi segreti della monoposto facendola diventare così quanto più performante possibile.”

Sono state queste le dichiarazioni che ha rilasciato al giornale tedesco Sport Bild, documentando così sempre di più come il suo rapporto con il Kaiser fosse davvero unico e speciale, per questo motivo ne parla ancora oggi con una certa commozione.

Perché Schumacher è stato il più grande di sempre

Al sottoscritto non piacciono le classifiche di tutti i tempi, anzi prova un certo odio in particolar modo quando si parla di F1, dato che nel corso degli anni i cambiamenti tecnologici sono troppo importanti per poter far sì che ci si trovi di fronte a un possibile paragone.

Detto questo Schumacher è però stato forse colui che più di tutti si è elevato come possibile primo pilota della storia, non tanto per i 7 titoli vinti, ricordiamo infatti che non ha mai ottenuto un successo con quella che poteva essere considerata una seconda macchina, ma ha saputo a tutti gli effetti incarnare tutte le anime della F1.

L’uomo perfetto, l’uomo che ha saputo vincere in tutti i modi, anche con qualche atteggiamento poco ortodosso, e soprattutto un uomo che non ha mai voluto accontentarsi e che ha sempre cercato di migliorarsi nel corso del tempo, come solo i Kaiser sanno fare.

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