Ad Hong Kong, la polizia ha bloccato un giro di scommesse illegali da 120 milioni di dollari, confiscati 10 milioni in contanti
Quella di giovedì non è stata una bella giornata per un centro scommesse illegale ed i suoi gestori, in quel di Hong Kong. La polizia ha fatto ieri irruzione, bloccando un grande flusso appunto, di betting non legalizzato ed ammesso, che coinvolgeva un flusso di circa 120 milioni di dollari. Confiscati, 10 milioni in contanti.
A finire in manette sono in tre, età compresa tra i 26 ed i 38 anni, erano allibratori e gestore del locale stesso, che appunto favoriva l’attività degli altri due. Secondo le ricostruzioni della polizia, in totale è stata fatta irruzione in tre luoghi diversi di Kowloon e New Territories, più una camera d’albergo di Hung Hom.
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La stessa stanza, era usata dalla mente del gruppo, come vero e proprio centro scommesse illegale. I giocatori, piazzavano le scommesse comunicandole al broker tramite cellulare o social media. I pagamenti poi avvenivano in contanti a chiusura conto, in modo che tutti questi, non potessero essere tracciati.
Di fatto, oltre al danaro, gli agenti hanno anche dovuto confiscare un ingente numero di telefoni, pc, macchine contavalute e diversi documenti bancari. A conti fatti, pare che la società riuscisse a fare giocate da circa 10 milioni al mese, e persino una scommessa singola ritrovata, valeva 100.000 dollari.
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Per l’ordinanza sul gioco d’azzardo, una persona può ricevere una multa fino a 5 milioni di dollari e non solo. Si può essere passibili di una reclusione fino a 7 anni, per attività di allibratore ed anche per attività in sedi operative che facilitino l’attività dell’allibratore stesso. Non sarà certamente l’ultimo flusso di scommesse clandestine bloccato in giro per il mondo, dove purtroppo di società del genere ce ne sono centinaia.