Chi è lo Zio Paperone della Serie A? Il nostro calcio non può certo permettersi gli ingaggi della Premier League e della Liga.
Ma di certo le nostre società “cosiddette storiche” non hanno il braccino corto in fatto di stipendi, soprattutto se si tratta dei contratti dell’uomo più importante del gruppo, ovvero il timoniere, la guida, il trainer, come lo chiamano gli inglesi. Rimarrai sorpreso dalla speciale classifica, pubblicata dalla Gazzetta dello Sport, degli allenatori italiani più pagati. E scoprirai anche nomi illustri, per certi versi “nobili decaduti”, che fino a qualche stagione fa, percepivano sicuramente cifre diverse.
Il più ricco tra gli allenatori italiani non può essere che Massimiliano Allegri, tornato alla Juventus dopo due anni “sabbatici”.
Ha preteso maggior potere sul mercato, ha chiesto un aumento sostanzioso. Se lo merita, ha vinto tanto. Ma per ora sta deludendo ampiamente le attese. Stipendio 8 milioni di euro. Può arriva a 9 con i bonus, era partito il primo anno da 5 milioni. Nell’ultima stagione bianconera toccò i 7,5.
Poco sotto c’è Josè Mourinho, che ha già impresso la sua mano alla Roma. Uno così non viaggia mai sotto certe cifre. E’ una garanzia, anche se alla fine in campo ci vanno i calciatori. 7,5 milioni di euro a stagione il suo ingaggio. Molto al di sotto, visti i momenti di “austerity” dei cinesi, ma non può certo piangere miseria, Simone Inzaghi. Nettamente migliorato, rispetto ai tempi della Lazio, il suo stipendio, ora che è all’Inter. Percepisce 4 milioni di euro a Milano. Seguono Sarri e Spalletti, 3 milioni, e Gasperini profeta dell’Atalanta, 2,6 milioni.
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Lo sai chi è il meno pagato della serie A? Fabrizio Castori, tecnico della Salernitana, l’uomo che ha riportato i granata in serie A dopo 23 anni. L’ex tecnico di Cesena e Carpi ha già conosciuto l’amarezza della retrocessione con gli emiliani biancorossi. Siamo certi darebbe via anche oltre metà del suo stipendio, 400mila euro a stagione, per ottenere la salvezza che appare difficilissima. Bella la storia di Ivan Juric: quando era al Verona percepiva poco più di 500mila euro. Oggi al Torino ha toccato quota 2 milioni. Il calcio è anche questo.