La Serie A piange la scomparsa di Luigi Maldera, ex difensore del Milan con cui ha vinto una Coppa dei Campioni nel 1969. Tanti i messaggi.
Il mondo della Serie A e del calcio piangono la scomparsa di Luigi Maldera, ex difensore che ha giocato con Milan, Verona, Monza, Catanzaro, Piacenza e Seregno. Nato a Corato, nella provincia di Bari in Puglia, aveva scoperto sin da subito la passione per il calcio, che difficilmente avrebbe potuto seguire se fosse restato nei dintorni di casa.
Si trasferì dunque a Milano, dove crebbe nelle giovanili dei rossoneri, assieme ai fratelli Attilio ed Aldo. Dopo aver impressionato la dirigenza, riuscì a debuttare in prima squadra contro lo Strasburgo il 27 ottobre 1965, in occasione di un match di Coppa delle Fiere. Nel giorno del debutto, il pugliese non aveva ancora compiuto il suo ventesimo compleanno, anche se arrivò una sconfitta per 2-1 a favore dei francesi.
Nel 1966, dopo la prima esperienza al Milan, scende in Serie B ma con la maglia del Verona, per poi passare anche al Monza. Il debutto in Serie A era solo questione di tempo, ed infatti, nel 1968 torna a Milano e gioca la prima gara contro il Cagliari, in data primo dicembre. Si trovò a marcare uno che di nome faceva Roberto Boninsegna, il quale si complimentò con lui a fine serata.
Serie A, il dramma di Maldera
Il 1969 è l’anno d’oro per Luigi “Gino” Maldera, che colleziona numerose presenze in Serie A, vincendo però sia la Coppa dei Campioni che la Coppa delle Coppe. Per lui, al termine dell’esperienza con il Milan, si sommano ben settantadue presenze tra campionato e coppe, per poi spostarsi al Catanzaro.
Nella compagine calabra resta per sei anni, divisi tra massima serie e categoria inferiore. Ottiene anche due promozioni, ma non tornerà mai in un top club. Subito dopo la seconda promozione, si sposta in Serie C1 a Piacenza, conquistando il quarto posto finale. Il ritiro avviene nel Seregno, dopo una stagione in C2 all’età di 36 anni.
Maldera ha messo a segno 4 reti in 92 presenze totali in Serie A, con 216 presenze e 6 reti nella categoria cadetta. Subito dopo il ritiro, si è dedicato all’attività di allenatore, che ha perseguito dal 1980 al 1997 con le giovanili del Milan. In seguito, è diventato istruttore di calcio per le società gemellate con il club della Madonnina.
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La società milanese lo ha voluto ricordare con un post sui suoi profili social: “Gino Maldera sarà sempre nel cuore di tutti i rossoneri: figura di riferimento del Milan della fine degli anni ’60 e colonna del gruppo storico del Paròn Rocco. È con tanta commozione che tutto il Milan si stringe alla famiglia rossonera dei Maldera nel momento del dolore“.